scala di ciliegedi Irene Auletta

Ci sono mattine che iniziano più faticosamente di altre. Mi sa che l’ascensore non funziona, ci annuncia tuo padre prima di uscire. Il nostro settimo piano, che ci piace molto per prospettive e panorami, in questi casi si rivela un problema non da poco.

Siamo già un po’ in ritardo e non posso rallentare più di tanto la discesa. Provo, alternandole, diverse strategie ma quando finalmente arriviamo al piano terra, io sono esausta e tu piagnucoli con quella tua espressione che dipinge a tinte variegate, rabbia e sconforto.

Durante il viaggio verso il Centro quasi non mi guardi e quando provo ad avvicinarmi mi respingi con decisione. Va bene Luna, purtroppo la nostra giornata non è iniziata bene ma speriamo che vada meglio! Ti lascio mentre, evidentemente rasserenata, ridi con uno dei tuoi educatori preferiti. Io invece mi porto dietro tensione e anche il dispiacere per aver perso le staffe di fronte alla tua continua ostinazione e opposizione. So bene che è umano e che a volte non è possibile fare altrimenti ma quando le giornate iniziano così, rimangono un po’ così.

Purtroppo il danno è parecchio serio e la cosa non si risolverà prima di due o tre giorni. Se va bene. Così mi accoglie la custode, mentre passo da casa, prima di venire a prenderti. Mentre lei, pensando a te, sta esprimendo tutta la sua solidarietà, la mia mente è già altrove. Qui ci vuole qualcosa di speciale.

Quando arrivo a prenderti ti dico che purtroppo la nostra ascensore non funziona ancora. Ma cosa vuol dire per te? Perché non possiamo fare quello che facciamo tutti i giorni? Che significati dai a quel cartello rosso che provo a indicarti dicendoti che l’ascensore è rotto? Ti ho convinto a scendere velocemente dall’auto promettendoti una sorpresa. La parola “sorpresa” per te è sempre fonte di curiosità. Quando arriviamo vicino all’ascensore ti indico il cartello e poi mi dirigo verso la scala, sbirciando vistosamente dentro un piccolo sacchetto appeso al mio braccio.

Caspita Luna, guarda che belle queste ciliegie! Cosa ne dici di fare un gioco? Ogni piano tre ciliegie …. ti piace l’idea? Ogni piano una sosta, un’attesa, un gusto e così si arriva a casa di buon umore. Per sette piani, circa venti minuti. Cosa potrò inventarmi per domattina?

Per stasera è fatta. Godiamoci questa risata con la lingua rossa!