di Irene Auletta

Scusa se ti osservo tanto ma ogni volta che ti vedo penso che mi piacerebbe imparare da  una mamma come te.

Ci incrociamo da circa un anno, una volta alla settimana, in piscina con i nostri figli. Il suo un bambino, la mia una signorina, lei una giovane donna, io con parecchi anni in più.

Di fronte alla sua affermazione prendo tempo anche perché la vestizione ci chiama mentre già penso al momento di infilarti  la muta e alla mia spalla dolorante. 

Poco dopo, mentre siamo in attesa a bordo vasca, osservando da lontano i nostri figli le chiedo se ha piacere di spiegarmi la sua affermazione di poco prima.

Così mi racconta delle preoccupazioni per il futuro e dei timori di fronte alla crescita del suo bambino. Vedi, ora quasi non si vede la sua differenza ma quando vedo i ragazzi grandi e gli stessi comportamenti mi chiedo come farò a gestirli. Si smette di soffrire con il tempo? Quando ti guardo con tua figlia mi sembri così serena e allora penso che forse è possibile!

Quante volte ho sentito queste frasi e forse io stessa le ho formulate dentro di me. Le sorrido mentre riesco solo a dire che si impara a diventare genitori grandi insieme alla crescita dei nostri figli, esattamente come fanno tutti i genitori ma dentro di me so che manca un pezzo importante e che sto scivolando sulla superficie. 

La settimana successiva mentre all’arrivo ci salutiamo, mi avvicino con alcuni fogli raccolti proprio per lei. Ho pensato alle tue domande e, se può esserti utile, ti ho portato queste poche pagine da leggere che in passato sono riuscite, e ancora oggi riescono, a consolarmi anche nei momenti più bui. 

Ci sorridiamo e così accade anche nelle settimane successive quando mi dice, toste quelle pagine grazie, ma sappi che continuerò a guardarti per rubarti i segreti!

Il dolore mi ha insegnato e continua a insegnarmi davvero tanto ma ci sono incontri che riescono a restituirmi nuove sfumature di senso di questa avventura insieme a pizzichi di inattesa serenità. 

Ti osservo da lontano e ti vedo, sempre con un po’ di maldicuore, con tutte le tue enormi difficoltà  e con i  tuoi limiti. Però, mentre mi avvicino alla vasca, i contorni dei sentimenti vanno sfumandosi e di fronte a me vedo solo mia figlia.

La vita, con tutte le sue strampalate altalene, per ora non può che strapparmi un sorriso mentre ci ritroviamo in quell’abbraccio al cloro che ci fa Noi restituendomi la bellezza del nostro incontro.