Sono sul pezzo per l’organizzazione finale del primo incontro di Agorà. Siamo al palinsesto e alla struttura scenografica. In effetti un Taccuino non serve solo a buttar giù appunti dei passi appena percorsi, ma anche idee e cose da fare per quelli che verranno. Mi è venuto in mente così, mentre pensavo che è il momento del “trovarobe”, ovvero del trovare e mettere insieme tutto quello che il comitato organizzatore di Chinonrischianoneduca ha pensato bene di mettere in campo per l’allestimento. Dunque, devo cercare un po’ di immagini da proiettare in loop che abbiano a che fare con il tema: educazione, nutrimento e rischio. O anche non necessariamente a che fare, magari basta che siano sufficientemente evocative. Insomma, per dire che si accettano volentieri contributi postati qui ho mandati via mail…
L’Agorà che verrà
24 giugno 2011
News&Memo, Taccuino agorà, storie educative 3 commenti
Giu 24, 2011 @ 21:44:41
Nel film, Hook Capitan Uncino, c’è una scena di quando peter e i bimbi sperduti sull’isola che non c’è si “immaginano di mangiare.” All’inizio Peter vede solo ciotole vuote, una tavola spoglia… ma poi inizia a credere nella magia e allora si sblocca il suo pensiero così razionale e vede cibo ovunque e tutti giocano con esso tirandoselo e divertendosi un mondo. A me piace molto, perchè mi fa pensare che occorre immaginare strade alternative a quelle già tracciate che permettono di nutrirsi in modo diverso, affrontando anche il rischio di non vedere quello che altri vedono (la fatica di guardare con occhi diversi) o di non essere creduti (resistenza dei nuovi approcci come per peter). Ma che, quando finalmente si osa, ci si diverte un mondo!
Non so se “vale”, ma a me piace molto come scena. Anche nella manipolazione del cibo che può essere lanciato! 🙂
Giu 25, 2011 @ 15:27:27
Bello Alice, dovresti venire a ricordarlo all’Agorà, ci sarai vero?
Giu 28, 2011 @ 12:04:09
Si, ci sono. Se da buon brianzola supero la paura dell’area martesana dato che verrò sola (un parco in città, al buoi, personaggi “loschi”….) 🙂 Ma dopo tutto…”Chi non rischia, non educa.” eh eh