Mai come in questo ultimo periodo arrivano nella mia posta elettronica messaggi pubblicitari e link che promettono di aiutare a ritrovare la propria femminilità. Si offrono seni generosi mostrando altrettanto generosi decoltè e sottolineando la possibilità di porre finalmente giustizia nei confronti di una natura poco favorevole (testuali parole). Immagino che sia anche per la vicinanza delle imminenti festività natalizie e la possibilità di sollecitare questo desiderio, nella letterina per Babbo Natale!
Scorrendo i messaggi mi colpisce come in tutti si evidenzi la necessità di essere maggiorenni e la cosa mi riporta alla memoria la notizia di qualche anno fa che evidenziava l’aumento della richiesta di interventi di chirurgia estetica da parte di minorenni, con il consenso e l’autorizzazione dei genitori.
Cosa possono insegnare oggi i genitori rispetto al valore del corpo, dell’appartenenza ad un genere, del maschile e del femminile? Credo sia proprio necessario andare oltre il rosa o l’azzurro, le bambole o le macchinine, le trousse per il trucco o le playstation.
Mi pare si debba uscire anche dalla forbice un po’ bacchettona di parlare di quelli che sono i valori veri, come mi diceva una mamma parlando di una figlia senza valori perchè interessata solo alla moda, alla magrezza, all’abbigliamento.
Perchè la cura del corpo, l’estetica, il femminile non sarebbero valori?
Forse il problema non è questo e come genitori o educatori penso sia necessario tornare a esplorare tutti i significati, aiutando le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, a comprendere quali culture vengono veicolati dalle varie immagini. Decidere a priori quelle giuste o sbagliate, in una continua scherma tra etica e morale, è solo un modo per riproporre modelli educativi che dichiariamo da anni obsoleti ma che continuano a ricomparire nelle nostre parole e nelle nostre azioni.
Parlo con una ragazza di sedici anni che mi racconta di come a tredici si procurava il vomito dopo mangiato perchè si vedeva grassa e di come oggi prende delle pastiglie per sentirsi bene. Parlo con alcune insegnanti di scuole medie inferiori che segnalano tra gli alunni il fenomeno di prestazioni sessuali per l’acquisto di ricariche telefoniche o cinture griffate. Ripenso a quella madre che parla con un po’ di disprezzo della figlia che non capisce i valori veri e lei stessa mi pare confusa e abbrutita in un ruolo che sembra solo mortificarla.
Prendo una decisione. Con i genitori e con gli educatori tornerò a parlare, insieme al valore del corpo e della cura, anche dello spazio per la bellezza e per l’estetica perchè anche di questo hanno bisogno le anime, per risplendere.
Dic 01, 2012 @ 10:51:38
Si, credo che quando una ragazza segue le mode è perchè non ha ancora trovato un modo suo per sentirsi bene nel proprio corpo e la strada direi che è lunga! A volte sento chiedere alle ragazze e ai bambini cose che presumono di aver già fatto propri passaggi che chiedono una vita per essere elaborati. Forse è la fatica o l’incapacità di accompagnarli nella crescita? Trovo anche alcuni genitori presi sin da quando i bambini sono piccoli “dal mostrarli al mondo impeccabili” in una logica dell’apparire. La dimensione della bellezza molto probabilmente è l’incontro permesso tra l’anima e il corpo e quella si che permette di risplendere.
Si, è interessante iniziare a chiedersi cos’è la bellezza e l’estetica. Quando ci si sente belli si è differenti nei propri confronti e anche verso gli altri…e ognuno di noi sa profondamente che non è l’abito che ti permette di sentirti così. Anche se oggi in preda al consumo forse questa parte la stiamo smarrendo??
Si è proprio il caso Irene di ritornare a parlerne.
Un bacio
Dic 01, 2012 @ 11:38:38
Sicuramente questa è una strada che da anni percorriamo insieme.
Non perdiamoci d’animo. Se gli altri non vogliono volare… peggio per loro!
Dic 01, 2012 @ 12:54:56
Certo che si…e per fortuna!!!
«La bellezza è una specie di armonia visibile
che penetra soavemente nei cuori umani»
Ugo Foscolo
La Bellezza è capace di riempire il cuore, sollevare lo spirito, rendere tangibile la felicità sotto molte forme: le più incredibili, inattese, insospettate… Quando meno ce lo aspettiamo, ecco che si presenta in tutto il suo splendore, accecante come il bagliore della Luce, quella divina, ultraterrena, capace di penetrarti in profondità, pervadendo ogni singola cellula del nostro corpo ed ogni sospiro della nostra anima. Possiamo incontrarla nella Natura, nella vita stessa, nelle meraviglie del Cosmo così come è presente, ancor più viva, nel sorriso dell’amata, nello sguardo curioso del bambino o, ancora, fra le note di uno spartito e nelle pieghe di una tela…
http://www.riflessioni.it/riflessioni-iniziatiche/modello-della-bellezza.htm
Dic 01, 2012 @ 11:27:26
Ottimo! Direi che é la versione complementare di quello che cerco di esplorare e praticare con la Difesa Relazionale. Come la chiamiamo? Estetica Relazionale…?
Dic 01, 2012 @ 11:39:27
Estetica relazionale? Perchè no? Devo chiedere qualche consulenza alle dee di Amazzone o Penelope …
Dic 01, 2012 @ 12:51:51
Eccomi….Irene e Igor, di primo acchitto preferisco “Estetica relazionale”…anche se con l’espressione Difesa era interessante il raginamento di leggittimare e trattare il conflitto e le modalità utilizzate nell’incontro con l’altro. ..che i tempi della pratica siano cambiati ?
Ho cercato il senso dell’Estetica, e tenendo conto che a livello etimologico, l’origine remota del termine risale al greco “aisthetés” ‘che sente, percepisce’ e “aisthetikós” ‘che ha facoltà di sentire, percepire’ (da “aisthánesthai” ‘percepire’, d’origine indeuropea), credo che sia un bel modo di presentare la tua pratica Igor, perchè secondo me ne fa parte…
Dic 01, 2012 @ 17:46:16
Bellissimo il post, meravigliosi i commenti!
Su un tema a me molto caro…
Cercare e coltivare la bellezza, come dici tu Irene, spesso viene confuso con la superficialità o con la tendenza a rincorrere solo un certo tipo di bellezza, proposta ed imposta da chi ha poteri “forti”…
Invece penso che come tutte le “ricerche” della vita, anche quella della bellezza riguardi ognuno di noi e passando attraverso la scelta di un abito o di una “tonalità di rossetto” cerchi di esprimere e condividere una parte della nostra “essenza”…
Parliamone…..!!
Dic 01, 2012 @ 19:28:19
Assolutamente Raffaella, oggi più che mai ne abbiamo un profondo bisogno per nutrire le anime e far volare il pensiero.
Se poi vola anche un tocco di rouge … perchè no?
Dic 01, 2012 @ 18:04:21
mi piace “estetica relazionale”….e c’è una specifica espressione in greco, kalokagathòs, ‘bello e buono’, per esprimere la loro indissolubilità….almeno secondo la bellezza secondo James Hillman 🙂
Dic 01, 2012 @ 19:26:08
“bello e buono” ….. mi piace Monica!
Mi sa che la proposta di Igor si sta facendo strada