Giorni strani abitati da parole che mi rimbalzano addosso chiamandomi a scrivere.
Allora ragazzi cosa ne pensate? Espressione abituale e per nulla originale ma abbastanza atipica se calata all’interno di un incontro di supervisione condotto da una psicologa e rivolto ad un nutrito gruppo di operatori con non poca esperienza. E taluni, anche di età superiore alla stessa supervisora.
Ricordo molto bene quando durante i miei primi lavori con le educatrici dei servizi per l’infanzia mi sono sovente ritrovata a coordinare e condurre gruppi composti da donne più anziane e più esperte di me nella loro professione. Sentirle chiamare ragazze da altri colleghi mi ha sempre stonato al punto che non ho mai ceduto a questa tentazione che, oggi più che mai, trovo assai poco pertinente e con una nota di quel velato paternalismo fastidioso tanto da farmelo respingere con decisione.
Guarda che sei proprio una monella!! Da una parte della frase c’è un’educatrice e dall’altra una ragazza di sedici anni. Vi sembra strano? Forse meno se immaginate la ragazza disabile?
Ora, che si debba anche combattere per il linguaggio utilizzato dagli operatori mi pare davvero troppo ma purtroppo da anni mi trovo impegnata su questo fronte, sia come pedagogista che come madre. Ogni tanto vorrei proprio imitare il mitico protagonista di Forrest Gump ripetendo la sua frase celeberrima “sono un po’ stanchino” al termine di una maratona durata anni.
Vuoi dire che è questo che ci aspetta? Una maratona senza fine? Spesso alcuni colleghi mi hanno restituito questo aspetto come un mio eccesso, quasi una pignoleria esagerata e può essere che abbiano anche ragione. Io però non posso smettere di pormi alcuni quesiti che mi sembrano squisitamente pedagogici proprio nell’andare ad interrogare il senso di alcuni scambi comunicativi e di alcune espressioni.
Ma cosa posso rispondere a mio figlio tredicenne quando mi manda a quel paese? mi chiede un genitore. Cosa possiamo rispondere a insegnanti che sembrano aver perso il senno di fronte a studenti che incalzano con epiteti a dir poco sconvenienti?
Una volta si invitavano le persone poco educate a lavarsi la bocca con il sapone. Mi chiedo cosa si possa usare oggi quando il linguaggio è così tanto fuori luogo e stasera, ho paura a rispondermi.
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