Ti lascio in quel modo che mi fa male e ti guardo mentre con quei comportamenti infantili, per me problematici da gestire, esprimi da giorni qualcosa di incomprensibile.
Mentre il nodo in gola quasi mi impedisce di deglutire mi arrovello a pensare come posso aiutarti a superare questo momento. In realtà la testa mi dice chiaramente, come in tante altre occasioni, che la cosa migliore è darsi tempo. Passerà anche questa. La mia pancia però non ne vuole sapere e lo stesso vale anche per le mie gambe poco interessate alla logica e smaniose di tornare indietro di corsa a riprenderti, per tenerti a casa con me.
Lo so bene. Non sarebbe la cosa giusta da fare e lo dico prima ancora di sentire affastellate nella mia testa le mille prescrizioni facilmente immaginabili in questi casi e di cui io stessa sono portatrice. Condannate ad un continuo minuetto tra testa, pancia e cuore, ci spingiamo ad affrontare la vita. Penso a madri come me.
Penso a Daniela preoccupata per la caduta di Annamaria. Chissà come sta oggi quella giovane donna conosciuta poco fa e che in un attimo mi ha fatto intravedere come potresti essere tu fra una decina d’anni. Penso a Paola, costretta a tenere a casa una figlia adulta perché il suo comune non ha più fondi per il centro disabili che frequentava. Il cuore batte per Annamaria, l’amica che osserva, non senza preoccupazione, la sua Alessia e le trasformazioni legate all’assunzione di un necessario farmaco. Il pensiero vola ancora più a sud a Fiorella che mi piace un sacco per la grinta e per come parla della sua Esteruzza.
Madri, e chissà quante ce ne sono, che ogni giorno incontrano le fatiche e le preoccupazioni intrecciate alle storie delle loro figlie. Madri che resistono alla ricerca di soluzioni possibili riuscendo spesso a condividerle con un sorriso lieve.
Pensandoti mi accorgo che la tristezza stamane mi pesa sulle spalle come tonnellate mentre entro in un negozio e incrocio lo sguardo di un anziana signora. Chissà cosa avrà intravisto nei miei occhi che la spinge a quel sorriso dolce?
Vorrei essere come un vento leggero. Fra poco te lo porterò in dono e già ti immagino con quella tua espressione buffa mentre i capelli svolazzano insieme alla tua risata.
Anche oggi, ci salverà la magia.