In un’atmosfera alla Liga tra cosce e zanzare, il primo Agorà all’Anfiteatro Martesana di Milano è andato. Sei storie lette in un crescendo di intimità inaspettata. O forse attesa, ma non del tutto sperata. Educatrici ed educatori che raccontano, che scrivono, che leggono. Storie che val la pena di intrecciare. Il pedagogico è anche qui, nella tessitura fine di una narrazione collettiva che apre una conversazione senza un inizio e senza una direzione stabilita. Come accade sul web. Ma ne abbiamo parlato la sera prima, altrove. Il prossimo appuntamento è a novembre. Stay tuned. Ah, un appunto lo farei: troppo poche una trentina di persone per un evento così. Diamoci da fare. I materiali presto li troverete qui, ma non fatevi illusioni, esserci è un’altra cosa.
Agoràmmo…
1 luglio 2011
Taccuino agorà, Chi non rischia non educa, storie educative 2 commenti
Gli esami talvolta finiscono
29 giugno 2011
Taccuino consulenza pedagogica, esami, problemi, scuola, tesi sulla consulenza pedagogica Lascia un commento
Terminati gli esami della Scuola di Consulenza pedagogica. Praticamente tutti gli elaborati degli allievi si sono concentrati sulla VI e la VII tesi. (per i più volenterosi video VI e VII)
Evidentemente questa storia di “definire” i problemi piace in particolar modo. Sempre meglio che dannarsi a risolverli senza capirci niente. Del resto la nozione di “luogo” l’ha fatta da padrona. Interessante discussione attorno alla specificità dello sguardo esterno, alla difficoltà di vedere i problemi che hai contribuito a creare nel luogo che abiti, ai luoghi educativi convocati dalla Consulenza pedagogica dentro un altro luogo per prendersene cura, ai nuovi luoghi virtuali che creano uno spazio pubblico inaspettato mentre quelli pubblici diventano sempre più sommatorie di spazi privati affiancati l’uno all’altro. Prendo in prestito l’immagine utilizzata da un’allieva per introdurre il suo elaborato. Orecchie dritte, perchè sarà l’icona del prossimo progetto di questo blog…
L’Agorà che verrà
24 giugno 2011
News&Memo, Taccuino agorà, storie educative 3 commenti
Sono sul pezzo per l’organizzazione finale del primo incontro di Agorà. Siamo al palinsesto e alla struttura scenografica. In effetti un Taccuino non serve solo a buttar giù appunti dei passi appena percorsi, ma anche idee e cose da fare per quelli che verranno. Mi è venuto in mente così, mentre pensavo che è il momento del “trovarobe”, ovvero del trovare e mettere insieme tutto quello che il comitato organizzatore di Chinonrischianoneduca ha pensato bene di mettere in campo per l’allestimento. Dunque, devo cercare un po’ di immagini da proiettare in loop che abbiano a che fare con il tema: educazione, nutrimento e rischio. O anche non necessariamente a che fare, magari basta che siano sufficientemente evocative. Insomma, per dire che si accettano volentieri contributi postati qui ho mandati via mail…
Finale di supervisione 2
23 giugno 2011
Taccuino condurre, coordinatore pedagogico, curare, supervisione, supervisione pedagogica 3 commenti
Per portare qualcuno da qualche parte, occorre che non ti fermi in continuazione per prenderti cura dei suoi bisogni. E’ finito più o meno così l’ultimo incontro di supervisione con un coordinatore pedagogico. Arriva l’estate e i finali di supervisione si susseguono. Questo non sarà neppure l’ultimo. Sono interessanti i finali di supervisione: a parte i bilanci inevitabili, è come se d’improvviso quagliasse tutto e si aprisse un nuovo scenario. Magari sarà per assicurarsi la continuazione di un lavoro…ma anche no. Dopotutto ognuno uno scenario se lo porta via e se ne può fare quello che vuole.
Padre che vai…
23 giugno 2011
Taccuino Centro studi Riccardo Massa, padre, paternità, paterno, psicoanalisi, Recalcati Lascia un commento
Alla fine ci sono stato al seminario con Massimo Recalcati organizzato dal Centro Studi Riccardo Massa oggi in Bicocca. Pochi intimi, come era nelle intenzioni, a interrogare lo psicoanalista sulla sua prospettiva di lettura del paterno. Il suo libro al centro della discussione: Cosa resta del padre? Mia madre usava apostrofare qualsiasi portata a base di pesce, dalle acciughe al filetto di orata, con un lapidario “sempre pesce è”. Un incontro con uno psicoanalista, in tutta l’intensità e il fascino che può comportare, è un incontro con un universo di discorso, un linguaggio, una metaforica, una rete di rimandi che iniziano e finiscono sempre e comunque con la Psicoanalisi. O meglio, con una particolare scuola psicoanalitica. Libro interessante e stimolante quello di Recalcati dunque, incontro intenso e culturalmente ricco, ma l’impressione resta quella di essere ospiti in casa d’altri. In una di quelle case estremamente ospitali, purchè ti adegui alle regole, alle usanze e al dialetto locali, senza alcuna possibilità di portare le tue parole e le tue abitudini. Ma tant’è sempre di uno psicoanalista, dopotutto, si tratta…
Alchimie virtuose
21 giugno 2011
Taccuino Chi non rischia non educa, educazione e rischio, educazione e violenza, progettazione leggera, rischio educativo Lascia un commento
Questo strano e improbabile gruppo che ha fatto nascere Chinonrischianoneduca, il convegno su educazione e rischio del 7 ottobre 2010, continua inopinatamente a funzionare. Ci siamo incontrati in Bicocca per il dettaglio della nuova iniziativa che prenderà avvio il 30 di giugno, Agorà, e nel giro di un’oretta l’abbiamo varata. A volte c’è da non crederci… Come mai funziona? per due cose direi, così, a occhio. La prima è che ognuno sta dentro l’idea dell’altro invece di voler sostenere a tutti costi la propria. La seconda, la più incredibile, che tutti sembrano assestati su quella che altrove ho definito “progettazione leggera”: si buttano lì idee sul come fare, giusto il tempo di ricapire il nesso con quello che si vuole ottenere, e poi via ognuno a farsi il proprio pezzo senza voler condividere ossessivamente il dettaglio di ogni più piccola operazione. Del resto il gruppo continua a chiamarsi “Chi non rischia non educa”…
Consulenza pedagogica forever
17 giugno 2011
Taccuino consulenza pedagogica, progettazione 2 commenti
Pomeriggio a Rho, sede di Stripes. L’evento che stiamo progettando per il 2012 sulla Consulenza pedagogica inizia a delinearsi. Le idee ci sono tutte, le strategie abbastanza chiare e Daniela Mainetti per Periplo, Salvatore Guida per Stripes e io per lo Studio Dedalo, ci stiamo anche divertendo parecchio nel frattempo. Si fa anche questo nel mio lavoro: nascono progetti nella testa di qualcuno, giro di telefonate e di incontri per sondare le disponibilità e poi inizia l’avventura. E questa è una di quelle che promette: le esperienze di Consulenza pedagogica si stanno moltiplicando in giro per il Paese ed è giunto il momento per costruire un incontro per guardarci in faccia e raccontarci. Nel frattempo, giusto per non limitarci agli addetti ai lavori, l’ipotesi è un evento pubblico che coinvolga anche destinatari e clienti. Siamo alla fase di lancio, Consulenti pedagogici di tutta Italia preparatevi perchè fra non molto vi raggiungeremo per chiedervi di partecipare attivamente alla costruzione di questo evento. Giusto il tempo di dare un titolo al tutto e mettere insieme un documento.
Scene pericolose
17 giugno 2011
Taccuino difesa relazionale, progettazione, scene pericolose, valutazione Lascia un commento
Siamo a fine anno, tempo di valutazioni. Stamattina incontro di chiusura con la cooperativa Aeper. Abbiamo messo in piedi un bel progetto di Difesa Relazionale in quel di Bergamo, giornata di studio “Educazione e violenza nei servizi sociali” e a seguire il laboratorio Scene pericolose. Magari non abbiamo raggiunto per intero il target che ci eravamo prefissati, ma l’esperienza è stata partecipata e intensa. Ora grandi progetti per il prossimo anno. Sia per i nuovi, sia per i “vecchi” che hanno gradito molto, pare, e non sarebbe male offirigli la possibilità di continuare quello che anno iniziato
Finale di supervisione
16 giugno 2011
Taccuino equipe, percorso, supervisione Lascia un commento
Stamattina supervisione. Ultimo incontro di otto con l’equipe di una comunità per disabili. E’ stato un bel bilancio sui guadagni i costi e i resti… Un percorso impegnativo che ha intercettato temi pesanti per l’esperienza educativa in quei luoghi. Lo sguardo sulle pratiche che attraversano quei temi, permettendo di renderli disponibili all’esperienza che operatori e utenti condividono, è stato il vero protagonista.
E’ sempre sorprendente come la fatica e la sofferenza di vedere le cose da prospettive differenti venga accolta alla fine con serenità e gratitudine. Soprattutto se questa diversità di prospettive indica strade da percorrere. Insomma, anche questa è finita. Anche se una seconda fase è già in cantiere…


