di Irene Auletta
Giorni complessi di tempo sospeso, inedite libertà, silenzi assordanti, gioie malinconiche e tanta, tanta mancanza. Stamane al risveglio la casa mi ha accolta piena della tua assenza resa ancora più forte anche da quella di tuo padre. Da quanti anni non mi svegliavo più da sola nella mia casa? Certo, mi accade sovente di viverlo in camere di albergo che mi vedono transitare per motivi di lavoro ma la casa ha un sapore assai differente.
Incredibile come tu riesca a riempire ogni spazio della nostra casa, e della nostra vita, con la tua presenza silenziosa e tante volte anche parecchio ingombrante.
Ti vedo arrivare in quel pulmino con i vetri oscurati dove a fatica identifico il tuo profilo e mi ritrovo curiosa a immaginarmi la tua reazione. Cadrai improvvisamente in un abbraccio presa alla sprovvista oppure mi terrai a distanza per riprendere il ritmo e i tempi necessari alle vicinanze del cuore?
Osservo il tuo corpo che salta sul sedile appena mi vedi e le nostre mani si salutano appoggiandosi al finestrino, dentro e fuori il pullman, con la delicatezza del vetro che ci separa quasi a garantire la gradualità necessaria alle emozioni forti.
Scendi con quell’aria da ragazza, seria ed emozionata. Io rimango ferma e solo il mio sorriso ti racconta quanto solo felice di vederti e quanto mi sei mancata. Ti avvicini molto lentamente e pian piano appoggi la testa vicina alla mia spalla autorizzandomi ad un abbraccio che mi arriva dolcissimo. Nè la corsa, né il rifiuto. Un’onda lieve che profuma di una nuova lentezza.
Verso casa il silenzio ci accompagna e capisco che ora hai bisogno di tempo. La casa ti riaccoglie e tu la riempi di tutta la tua bellezza, prima di crollare in un sonno che ti concederò solo per qualche minuto di riposo, a prevenzione di una prossima notte insonne.
Ti guardo riposare e finalmente torno a sentire quel pezzo di cuore che ti ha aspettata con un po’ di apprensione ma tanto felice per la tua inedita esperienza di libertà. Ti è piaciuto volare figlia? I sorrisi, a volte, raccontano mondi.
Giu 16, 2017 @ 19:05:43
Vola solo chi osa farlo.
Leggerti è sempre un bel assaporare il senso delle cose più gentili e grandi.
Giu 16, 2017 @ 19:12:27
grazie Nadia!!