fortunadi Irene Auletta

Erano anni che non attraversavo più con te alcune esperienze. Dopo anni di aggressioni sanitarie, a quiete raggiunta, ho passato lo scettro a tuo padre, il vero esperto dei tuoi accompagnamenti al rituale appuntamento del prelievo del sangue. In tutto questo periodo ho sempre raccolto a distanza racconti e testimonianze foto video che hanno seguito e trattenuto i tuoi cambiamenti, ma esserci è stata un’altra cosa.

Che fine ha fatto quella bambina urlante che era necessario trattenere con forza con l’ansia del mitico ago fuori vena?

Ciao Luna, che sorpresa! Bello vederti qui con la mamma così possiamo salutare anche lei. 

La preziosa infermiera che da oltre dieci anni ti accoglie affinando strategie che hanno trasformato un momento difficile in un appuntamento giocoso, non è più in ambulatorio da tempo ma, al tuo arrivo, scatta l’automatismo e le sue colleghe ci invitano ad accomodarci dicendoci che l’hanno già informata della presenza della sua paziente speciale.

Siamo fortunate, ti dico, ora arriva Cristina.

Ti osservo accomodarti sulla poltroncina con il braccio pronto, attenta a seguire le indicazioni e, al tempo stesso, a non perdermi di vista. Mi tieni solo dolcemente una mano che stringi un pochino con una piccola smorfia quando l’ago pizzica la tua pelle e il mio cuore. Sei indubbiamente diventata più coraggiosa di me.

Più tardi mi ritrovo al telefono con la tua ex insegnante a scambiarci racconti di cambiamenti. Quest’anno nella loro classe tu non ci sarai più e ormai da mesi sembri pronta per una nuova avventura. Certo mi dispiace molto ma comprendo bene che si è chiuso un ciclo importante e che la crescita è fatta anche di queste tappe.

Quando penso agli anni trascorsi insieme, alla vostra costante presenza e continuità, alle  importanti esperienze attraversate, mi dico sempre che siamo stati davvero fortunati.

Mi accorgo che per ben due volte in poche ore ho fatto lo stesso pensiero. A volte è difficile vedere qualcosa nascosto dalle corse, dalla fatica e dalle preoccupazioni.

Oggi la luce del sole mi fa vedere tutto con una chiarezza brillante e sarebbe un peccato non gustarselo. E’ una cosa che noi abbiamo imparato a fare, l’elenco delle nostre piccole e grandi fortune e proprio oggi, fermarsi al livido sul tuo braccio, sarebbe un’imperdonabile cecità.