magammadi Irene Auletta

Una bambina che ci conosce da diversi anni osservando uno dei nostri giochi con le mani ci si avvicina chiedendo se sto facendo una delle mie magie e mi dice che si ricorda ancora bene di quella che ho fatto anche per lei tempo fa.

La guardo cercando di recuperare pezzi di memoria mentre lei mi incalza chiedendomi se le faccio ancora le magie.

Ora ricordo. Era caduta sbucciandosi le ginocchia proprio mentre io, poco distante, ti stavo massaggiando una gamba dolorante. Avvicinandosi mi aveva sentita bisbigliare qualcosa e la sua curiosità aveva subito preso forma nella domanda cosa stai facendo?

Sai, Luna ha un po’ di male e io sto cercando di fare una magia per farglielo passare!

Nel giro di qualche minuto erano vicine, entrambe sdraiate, mentre io improvvisavo un magico massaggio per provare a guarirle …. Riuscendoci!

A distanza di anni quel ricordo mi fa sorridere perché in effetti le magie con te non ho mai smesso di farle. Mentre ti massaggio le mani per calmare i tremori, parti del  corpo per qualche tensione, i piedi o le gambe per una delle tue ricorrenti cadute.

Magia, magia questo male porta via!! E tu ridi, riconoscendo quel nostro gioco iniziato quando eri ancora molto piccina.

Il senso di impotenza delle madri può assumere le forme più variegate e io sono qui, proprio oggi, a dirti di stare tranquilla. Le tue mani tremano tanto e io mi avvicino con un fare un po’ teatrale e la voce “da maga”.

Attenzione, attenzione e’ in arrivo una super magia! Ridi come una matta e i rituali magici già mostrano i loro primi effetti. Anche stavolta l’esperimento e’ riuscito!