Ultimamente il supermercato sta diventando un interessante luogo di incontri.
Oggi, mentre stavo per uscire a spesa ultimata, ho incrociato una donna bionda che mi ha subito ricordato un viso familiare. Mi sono girata a guardarla e non ho avuto dubbi, proprio mentre anche lei ha incrociato il mio sguardo, commentando “ma sei proprio tu?”.
Ci siamo abbracciate con l’affetto che già più volte ci eravamo scambiate lavorando insieme, oltre vent’anni fa.
Come sempre la vita fa prendere vie differenti e da allora non ci eravamo più incontrate.
Quante cose sono accadute nel frattempo e, mentre ci raccontiamo ingombrando il passaggio agli altri acquirenti, come solo due donne che chiacchierano sono capaci di fare, la vita mi sfila davanti agli occhi.
Quando lavoravamo insieme spesso ci dicevano che ci assomigliavamo. Forse per la grinta che non faceva difetto a nessuna delle due o forse, anche per le pronunciate occhiaie, che già allora ci caratterizzavano.
Mentre parliamo guardo i suoi occhi, che come i miei hanno attraversato mondi di esperienza variegati e si sovrappongono di continuo a quelli che ricordo di lei ragazza. Chissà se anche lei ha pensato la stessa cosa guardando i miei.
Nel nostro scambio non manca qualche nota un po’ triste ma, nell’insieme la chiacchierata ha colori leggeri e allegri, come il commento finale che ci ricorda di come, dopo esserci lasciate entrambe con i capelli neri ci ritroviamo ora con un differente colore.
Una bella emozione, tante immagini del passato che si fondono con il presente. E’ cambiato tanto e, al tempo stesso, è cambiato poco.
Ci guardo un po’ a distanza e vedo due donne cinquantenni che si salutano sorridendo, con la promessa di risentirsi presto.
Ai miei occhi, sembrano ancora due ragazze.
Rispondi