Cover-3D-trasparenza_Leredita-spezzata

di Igor Salomone

Ecco i 10 finalisti del contest “Indovina il soggetto” de L’eredità spezzata che ho lanciato con questo post. Si trattava di indovinare il soggetto del romanzo a partire dalla copertina e dal titolo. Svelato il soggetto nel post successivo, ora si tratta di proclamare il vincitore. Ma non è cosa facile…

Praticamente nessuno ha indovinato il soggetto, e questo è un bene perchè significa che non era scontato, ma ora che faccio…? Mi oriento al tentativo che si è avvicinato di più, quindi proclamo vincitrice del concorso Alice Tentori, in particolare per l’incipit:

“saga familiare il cui protagonista, a seguito di un evento traumatico, va a ricercare le sue origini”

Congratulazioni Alice! e un grazie per la partecipazione a tutti gli altri.

Una menzione particolare va invece a Simona Felice e Marco Cossalter per il tentativo più divertente. In omaggio la prima recensione del libro…

Alice Tentori
Secondo me il romanzo potrebbe narrare una saga familiare il cui protagonista, a seguito di un evento traumatico, va a ricercare le sue origini. Egli si interroga sulla sua persona, ‘che tipo di uomo sono diventato’ è la domanda più ricorrente. Il protagonista ha bisogno di ricostruire e riconoscere dentro di sé quali insegnamenti ha ricevuto, quali modi di vivere/pensare gli sono stati trasmessi. Ha bisogno anche di capire come è riuscito, partendo dalla sua eredità familiare ad essere la persona che è. Solo ‘spezzando’, scomponendo la sua storia in piccole esperienze di vita riuscirà a trovare le risposte che cerca

Barbara Fontanella
“Eredità spezzata” e,soprattutto la foto della copertina portano anche me, spontaneamente, ad una saga familiare;insegnamenti di vita, amore, conflitti,confronti ed emozioni che fanno diventare uomo e che lo stesso uomo sogna di passare ad altri. Ma la vita lo pone di fronte ad una realtà che fa pensare che questa eredità possa rimanere spezzata …. solo vivendo, a partire e grazie a quelle radici, si accorge che i rami del proprio albero hanno soltanto preso direzioni diverse, inconsuete ma che raggiungono altri cieli, di altri universi.

Annalisa Grimoldi
Se il protagonista é impegnato nel compito esistenziale di capire “ciò che non ha ricevuto” continuo a pensare che la storia riguarda qualcuno che vive in una dimensione del futuro…frutto della nostra epoca avara di dimensioni simboliche capaci di custodire il passato e tenere memoria

Marco Cossalter
Si narra di una triste vicenda: il protagonista, fascinoso rude boscaiolo altoatesino, riceve la notizia di un misterioso lascito ricevuto dal defunto pro-pro-zio Frank Joseph Ugo von Salomonen. Recatosi dal Capomastro del borgo di Terralieten per l’espletamento delle volontà testamentari, scopre con gaudio e giubilo malcelati che trattasi di un prezioso vaso a bottiglia, di epoca Imperiale Wanli – Dinastia Ming – a forma ovoide, con lungo collo. Ricevuto il raro cimelio, le mani del ns, più avezze a maneggiar accette e nodosi tronchi che porcellane, si lasciano sfuggire il fragile vaso che, cadendo, si frantuma in mille pezzi, lasciando basito lo sfortunato protagonista. Da qui l’originale titolo, “l’eredità spezzata”……

Chiara Marchisio
si parla comunque di disabilità ma non dalla nascita… da un certo punto in poi per un incidente o cose simili… e della storia del rapporto padre figlio da quel momento in poi…

Biagio Bellonese
Si parla della tua storia familiare. Del tuo rapporto con tuo padre..

Simona Felice
Ma ora che vedo copertina e titolo intuisco che forse il percorso che ho visto non poteva che incanalarsi in questa insenatura… del racconto di un figlio che diventa padre ma al tempo stesso è impossibilitato ad esserlo, almeno per la forma di paternità che ha conosciuto da figlio e quello che sembra un inevitabile filo che lega la vita delle generazioni ad un certo punto si spezza e ha bisogno di un nodo.

Simona Felice
Niente, allora è la storia di un uomo caduto in disgrazia perché contava di vivere delle rendite dell’eredità paterna ma il patrimonio constava tutto in buoni postali degli anni 80 miseramente mangiati dal cane.

Anna Fortunato
La complessa ed emotiva relazione padre-figlio nel ricordo del narratore

Sabina Fusco
Gli elementi sono pochi: 1-una foto che richiama l’epoca felice in cui si diventa genitori e si crescono i figli con ottimismo e speranza nel futuro; 2- un titolo che esprime una delusione, un contrasto forte tra “eredità “, parola carica di significati come trasmissione di valori, testimonianze e tanto amore e “spezzata”, aggettivo che fa pensare ad un trauma che ha reso impossibile quel passaggio di un patrimonio morale a chi amiamo! Il soggetto del romanzo potrebbe essere la storia di una famiglia qualunque che per qualche motivo si ritrova a rinunciare a quel bisogno, innato nell’uomo, di trasferire le proprie caratteristiche, fisiche e morali, le proprie conoscenze e, in una parola, il proprio amore, ai suoi discendenti! Voglio credere però che il romanzo abbia un lieto fine: la nostra eredità è quello che lasciamo nel corso della nostra vita in tutti coloro che ci conoscono, è tutto quello che con le nostre azioni crea un effetto e lascia un segno, nel bene e nel male, della nostra persona. Insomma, un romanzo ottimistico!

Alessandro Mosconi
Argomento: “Quando da padre hai la certezza che i nostri geni, almeno biologicamente parlando, si estingueranno con noi… o meglio con i nostri figli”
J J J Lo ammetto… sono condizionato nella mia immaginazione… dall’esperienza!!!! ;