E’ arrivata anche la Tessera elettorale. Doveva arrivare, inesorabile. Ma ovviamente non ci avevo minimamente pensato e quando è successo, stamattina, si è compiuto un altro passo verso il tuo e il nostro destino. Sei diventata maggiorenne da qualche mese, e da allora sto cercando di capire che senso mai possa avere la qualifica “maggiorenne” riferita a te.
Ricordo come fosse ieri quando lo sono diventato io. Non potrei dimenticarlo e per almeno due buone ragioni. La prima è che quando ho compiuto i miei diciotto anni, era stata appena approvata la legge che portava la maggiore età dai ventuno, appunto, ai diciotto. La seconda è che uno dei miei primi atti alle elezioni di qualche mese dopo, non è stato solo partecipare come elettore, ma candidarmi al consiglio comunale del mio paese e poi sedermi in quel consiglio per i successivi cinque anni. Un abisso. Di tempo e di senso.
Poi, naturalmente, è arrivata la patente di guida. Per il resto ero già maggiorenne da tempo, nel senso che facevo le mie scelte da me, uscivo la sera e tornavo quando volevo, frequentavo vari gruppi di amicizie, avevo la ragazza. Mancava solo l’indipendenza economica, ma per quella ci sarebbero voluti altri dieci anni e passa…
A pensarci bene, anche per te la maggiore età segna un passaggio, non quella dalla condizione di minore a quella di cittadino adulto con tutto il corredo di diritti e di doveri, ma quello da minore a disabile. Sino al 19 ottobre scorso, dal punto di vista istituzionale eri assimilabile a tutti i tuoi coetanei under 18, dal 20 in poi sei diventata ufficialmente una persona con disabilità.
Quindi ti è arrivata anche la Tessera elettorale. Carta straccia. In compenso presto ti arriverà la pensione. Una miseria, ma certamente più di quanto guadagnassi io alla tua età. E del resto, probabilmente, sarai l’unica in famiglia ad averne una.
Strani destini si incrociano nelle nostre vite. Invisibili tra le pieghe di una quotidianità che siamo abituati a pensare normale. Fortunatamente di quando in quando il mondo, con involontario ma preciso cinismo, torna a dirci che tanto normali non siamo. Ricordandoci con un flash tutto ciò che non potremo mai essere.
Mag 18, 2016 @ 14:55:25
Leggo sempre con piacere e affetto le tue e vostre cose. Grazie.
Ps. Ma poi…Non è Salamone …o no?!
Ciao, un abbraccio
Mag 18, 2016 @ 15:05:59
Ciao Giancarlo. Che piacere sentirti. Sono contento di averti tra i nostri lettori. Sul cognome è sempre aperta una antica querelle… comunque tu fai finta che Salomone sia il mio alias… Diciamo che lavoro sotto copertura. 😀 Voi tutto bene?
Mag 18, 2016 @ 22:35:48
Bellissimo in senso qualitativo e commovente come sempre Igor!
Mag 19, 2016 @ 00:03:10
Mi urgeva cara amica. Mi urgeva…