Ogni tanto immagino che accada così anche nella vita.
Ed ecco il numero dieci che si avvicina e sembra pronto per il cambio con il numero quindici! Avvicinamento tattico e poi lo scatto per il cambio e il volo in avanti verso altro obiettivo.
Fantastico di una telecronaca che dica più o meno così e, in fondo, la staffetta mi pare proprio una bella metafora esistenziale del prendere la rincorsa per affrontare nuovi traguardi e poi “passare il testimone”.
Accade tra maestri e allievi e tra genitori e figli. Quel passaggio di prove, esperienze e storie che dovrebbe lasciare all’orizzonte i più maturi per garantire la scena libera ai nuovi protagonisti dell’esperienza della vita.
Mia madre, che ha sempre adorato il biondo platino e i tacchi alti, negli ultimi anni me lo ripete spesso. Se ti piacciono fallo finché puoi … Vedi, ora che sono diventata vecchia, le mie passioni le ho passate a te e a tua sorella!
E io a chi le passero’? Come potrò vivere il piacere e le emozioni di una figlia “signorina”, come si diceva una volta per accogliere e festeggiare il menarca? Chi lo sa. So per certo però che, insieme a tanto altro, biondo platino e tacchi rimarranno lì, presenti in tante altre storie, ma di sicuro, non nella nostra.
In realtà, anche io e te non perdiamo occasioni per scambiarci la staffetta della vita ma in quel modo tutto speciale che condividono tante madri e figlie, come noi. Tu cresci pian piano e io spero solo di invecchiare al rallentatore. Come dice una mamma amica che come me vive la storia con una figlia “pazzerella”, dobbiamo sempre tenerci in allenamento e può essere che questo ci aiuti pure a rimanere giovani. Chissà.
In questi giorni di cambiamenti e di corpi che si trasformano, il mio e il tuo cercano di trovare nuovi equilibri sempre nel silenzio che caratterizza la nostra storia. Racconti muti di umori, timori, dolori.
Ci guardo qui a passeggiare su questa accogliente spiaggia d’Abruzzo e, per sdrammatizzare, penso a come si dice da queste parti. Insieme, io e te, facciamo ancora una bella lontananza. E va bene così.
Lo spazio vicino fa sentire troppo il cuore e quello, si sa, rimane per pochi intimi.
Ago 28, 2014 @ 21:20:30
Ci sono cose che tra madre e figlia non sarà possibile vedere passare, e mi spiace perché tu come donna hai tanto da insegnare, il tuo percorso e’ profondo e va oltre al biondo e ai tacchi…eppur, ci sono gesti di Luna in cui un passaggio sta avvenendo….sfumature di raffinatezza e di gentilezza gestuale femminile ….corde profonde e famigliari. Mentre leggevo mi e’ tornata in mente la foto di Luna sul divano che aspetta di andare in piscina.
Ago 28, 2014 @ 21:39:46
Grazie Luigina, compagna cara di tante avventure.
So che puoi ben capire tante delle sfumature che si intravedono nei miei post e nell’immagine di Luna che hai ricordato ritrovo anch’io tracce inattese e … familiari. E’ stato bello che tu me le abbia regalate, ricordandole.
Ago 29, 2014 @ 14:22:06
Irene e Luigina, io ho pensato esattamente la stessa cosa che Luigina ha scritto e palesato.
Ago 29, 2014 @ 14:24:27
😊😊 anime che si parlano le nostre!
Ago 29, 2014 @ 21:05:41
🌀🌺💕