Prima candelina. La ricordo ancora. Per te e per quel gesto di soffiare che sembrava solo in ritardo ma che non sarebbe mai arrivato. Ci sono voluti anni per smettere di cercare quanto non poteva esserci e intravedere le luci del possibile.
Per i primi anni, insieme alle candeline sulla torta, si spegnevano i sogni e ricordo giorni senza sole, d’estate e d’inverno.
E così ci hai richiamato a te, minacciandoci di andartene. Senza parole l’hai urlato forte e chiaro e, finalmente, ci siamo risvegliati da quel torpore che solo la delusione dolorante conosce bene.
Incrociando storie, simili alla nostra e ognuna particolare, abbiamo scoperto le stesse scene e gli stessi copioni, come sfide ostinate per i vari attori di turno su quello scomodo palcoscenico. Insieme a quell’impertinente ricerca di senso che probabilmente dovrebbe coinvolgere tutti i genitori anche se, per qualcuno, è più facile dimenticarselo per qualche tempo. Per noi no. Non è mai stato possibile non interrogare, ogni giorno, il senso della nostra storia, della tua e della nostra vita.
Ed eccoci oggi. I fiori hanno preso il posto delle candeline, illuminati da quel sole che scalda la malinconia nascosta dietro ogni sorriso. Conosciamo solo questa gioia, noi che ti amiamo ogni giorno, tra sfide e scommesse. Una gioia che ha sempre mille sfumature e che contiene tanti stati d’animo intrecciati tra loro in modo indissolubile.
Ho rinunciato da anni alla ricerca della gioia pura e da allora mi nutro dell’unica cosa pura presente nella mia vita. Il tuo amore, dono che si rinnova ogni giorno.
Fiori dolci per te figlia. Perchè sei fiore e meraviglia, sei luce e ombra, sei sole e luna.
Perchè sei Luna.
Ott 20, 2013 @ 12:03:08
Ciao cara Irene, le tue parole sono sempre piene dell’amore per tua figlia. Un amore grande grande fatto di sfide e scommesse. Un caro abbraccio a entrambe e ancora tanti auguri.
Ott 20, 2013 @ 12:30:40
grazie …
Ott 20, 2013 @ 21:10:01
Poesia…
“Poiesis ( greco antico : ποίησις) è etimologicamente deriva dal termine antico ποιέω , che significa “fare”. Questa parola, radice della nostra moderna ” poesia “, è stato prima un verbo , un’azione che trasforma e continua del mondo. Né la tecnica di produzione, né la creazione in senso romantico, riconcilia lavoro poietica pensiero con la materia e il tempo, e persona con il mondo”. (Wikipedia)
Ott 20, 2013 @ 21:31:40
🙂
Ott 29, 2013 @ 16:14:08
… ho ascoltato per la prima volta questa canzone stamattina andando al lavoro; inizialmente ho pensato a mia figlia Vittoria, poi a te e Luna.
sebbene in ritardo, spero con questo di fare un gradito augurio di buon compleanno a Luna.
Ott 29, 2013 @ 16:20:25
questo il testo.
Sarà difficile / Diventar grande
Prima che lo diventi anche tu
Tu che farai tutte quelle domande
E io fingerò di saperne di più
Sarà difficile / Ma sarà come deve essere
Metterò via i giochi / Proverò a crescere
Sarà difficile / Chiederti scusa
Per un mondo che è quel che è
Io nel mio piccolo / Tento qualcosa
Ma cambiarlo è difficile
Sarà difficile / Dire tanti auguri a te
A ogni compleanno / Vai un po’ più via da me
A modo tuo / Andrai a modo tuo
Camminerai e cadrai, ti alzerai sempre a modo tuo
A modo tuo / Vedrai a modo tuo
Dondolerai, salterai, cambierai
Sempre a modo tuo
Sarà difficile vederti da dietro
Sulla strada che imboccherai
Tutti i semafori / Tutti i divieti
E le code che eviterai
Sarà difficile / Mentre piano ti allontanerai
A cercar da sola quella che sarai
….
Sarà difficile / Lasciarti al mondo
E tenere un pezzetto per me
E nel bel mezzo del tuo girotondo
Non poterti proteggere
Sarà difficile / Ma sarà fin troppo semplice
Mentre tu ti giri / E continui a ridere
…
Ott 30, 2013 @ 07:00:51
Grazie Federico per il pensiero delicato e assai gradito.
Mi ha commosso, insieme alla lettura del testo della canzone.
Buoni giorni di fiori, nell’incontro con le nostre figlie