Ne voglio uno. Se esiste, ne voglio uno. Anzi, due: uno per me e uno per mia moglie. Così posso misurare quante maledette volte io e lei ci alziamo da dove siamo seduti (o sdraiati) per andare dietro a Luna.
Luna si siede, noi ci sediamo, lei si alza, uno di noi si alza per controllare dove va. Luna si deve alzare per una delle mille necessità quotidiane, entrambi ci alziamo: uno per farla alzare, l’altro per preparare quel che serve. Luna resta seduta, vuole una cosa: se riusciamo a farla stare seduta, uno si alza e gliela procura. Altrimenti lei si alza perchè vuole una cosa, di conseguenza ci alziamo tutte e due: uno per prenderle ciò che vuole, l’altro per aiutarla a risedersi…
E pensare che ho sempre odiato alzarmi. Preferisco aspettare, fare tutto ciò che c’è da fare e poi, solo poi, sedermi (o sdraiarmi). Con Luna quel “poi” è dopo che si è addormentata. Forse. Da quanti anni va avanti questa storia? Da quando ha iniziato a camminare, certo, quindi abbastanza tardi. Per fortuna. Ma la faccenda non sembra avere un tempo di scadenza.
Per questo voglio un alzometro. Se c’è lo voglio anche elettronico dotato di memoria e capace di calcolare le statistiche. Hai visto mai che riesca sul medio termine a effettuare risparmi di scala sulla fatica, ottimizzando i cicli di seduta-alzata-riseduta?
“Assegno di accompagnamento”, così si chiama la cifra mensile che mia figlia percepisce in virtù della sua condizione di persona con disabilità. Ci sono momenti in cui percepisco il significato esatto del termine “accompagnamento”. Non è una metafora è esattamente quello che occorre fare.
Se avessi un alzometro, potrei anche calcolare a quanti centesimi ho diritto ogni volta che mi alzo per occuparmi di te, figlia mia. Però non funziona a cottimo, perciò tieni presente che se mi fai alzare meno volte, le volte che comunque mi alzerò varranno di più…
Apr 01, 2013 @ 11:06:05
Buona idea! Io pero’ avrei bisogno anche di un accucciometro per tutte le cose che Alessia butta per terra e che io raccolgo!!!!
Apr 01, 2013 @ 11:16:47
Giusto, però si tratta pur sempre di un abbassarsi/alzarsi, per cui preferirei evitare il doppio strumento e optare per uno strumento multifuzione. Un alzometro capace di distinguere e conteggiare volendo separatamente l’alzarsi da seduti, da sdraiati e da accucciati… Può andare così….?
Apr 01, 2013 @ 11:24:16
Si così l’ arnese e’ perfetto, ora contatto Archimede Pitagorigo! 😃
Apr 01, 2013 @ 12:02:35
per chi trasporta la propria figlia in braccio (nove anni per circa 25 kg) vale uno il singolo gradino o la rampa di scale? (casa su due piani). E la doccia quanti punti vale?
Auguri di buona Pasqua a tutta la famiglia.
Apr 01, 2013 @ 12:59:14
No, per quello in effetti ci vorrebbe un altro strumento: il trasportometro che va tarato in modo corretto: un punto per una scala intera non può essere, magari occorre utilizzare un algoritmo che tenga conto del peso, per lo spostamento, per l’altezza… Però dobbiamo anche essere giusti, e se il trasportometro si usa tanto, l’alzometro segna certamente punteggi più bassi, no….?
Apr 01, 2013 @ 13:06:13
Secondo me la doccia vale come superstar!!
Apr 02, 2013 @ 12:34:49
e come la mettiamo quando, oltre ad un bimbo angelman abbiamo pure una seconda bimba “normale” (???) che , giustamente, chiede altrettante attenzioni e altrettante richieste di alzarci?
Usiamo il doppio alzometro o ne usiamo uno unico?
p.s mi dicono sempre che “da grandi si calmano”…ma il tuo racconto qualche dubbio inizia a insinuarmelo.
Apr 02, 2013 @ 23:19:29
Vi stimo fratelli per la leggiadra ironia con cui attraversate l’esistenza…chapeau!
Feb 14, 2015 @ 09:16:04
L’ha ribloggato su Cronachepedagogichee ha commentato:
Bene, direi che questo reblog è perfetto per il movimento #occupateveneunpovoi… Del resto ce ne sono molti dispersi negli archivi di Cronachepedaogiche, proviamo a ripescarli…?