Domenica pomeriggio, scena prima.
In coda alle casse del cinema solita disputa crescente tra “toccava prima a me, no, c’ero prima io!”. Rimango ad osservare avvicinandomi un po’ di più mia figlia perchè non mi piace che assista a queste scene aggressive. I figli dei duellanti sono sullo sfondo di questa bizzarra recita forse già immedesimandosi nella ragazzina ribelle che stiamo andando a vedere.
Quando si apre una nuova cassa, sollecitata dal chiasso, uno dei genitori litigiosi viene invitato ad accedervi ma lui rifiuta piccato, sostenendo che la cosa giusta era passare davanti all’altra persona e non accedere ad una nuova cassa. Anzi, non contento, prende pure a male parole il signore che si fa da parte per farlo passare.
Ma ci potete credere? Il tutto, di fronte a bambini e ragazzini che assistono a questo show voltando increduli la testa verso i toni più alti.
Domenica pomeriggio, scena seconda, dopo la visione del film.
All’ascensore c’è attesa. L’avviso di fuori servizio crea tensione in una famiglia con una ragazzina, gravemente disabile, in sedia a rotelle. La madre molto nervosamente dice qualcosa al marito. Conosco bene quella tensione. E’ una tra le reazioni possibile quando non si riesce a guardare in faccia il dolore.
Mentre cerco di convincere mia figlia a prendere la scala mobile, la madre della ragazzina mi dice “almeno lei è fortunata, può fare le scale!”. In questi casi non riesco quasi mai a dire nulla se non ad abbozzare un sorriso.
Penso al litigio di poco prima e ai toni assurdi per una fila alla cassa.
Penso a questa madre e ai suoi toni di tensione, che parlano della preoccupazione di arrivare alla sua auto con la sedia a rotelle.
Penso alla fortuna. Avranno capito quei due genitori che litigando per la fila e perdendo di vista la loro fortuna, stavano perdendo tempo in stronzate?
Ti abbraccio. Che si mangia per cena?
Set 23, 2012 @ 22:06:22
Si mangia un sano buonsenso….tanto rispetto e tanto, tanto amore!
Grazie Ire!
Set 24, 2012 @ 19:17:09
Casp…due film nel film….di un altro genere, però. Mi verrebbe da dire che se “scleriamo” anche per andare a vedere un film alla domenica…siamo proprio messi male e questo sì che è un vero “peccato”…peccato perchè fa mancare il bersaglio, quello di passare insieme un bel pomeriggio, per esempio, più importante di ogni “posizione” in qualsiasi gerarchia…come se la “fortuna”, se esistesse, dipendesse da questo…
Set 25, 2012 @ 09:52:17
Bellissimo Irene! La vera fortuna può quindi essere di trovare la voglia di non sporcare con rabbia e comportamenti beceri le piccole grandi meraviglie che il quotidiano ci offre… Un abbraccio grande, Valerio
Set 30, 2012 @ 14:23:44
grazie Valerio!