Il post La saggezza nel salir le scale, ha suscitato questo scambio su Facebook con una mia amica. Ho pensato di farne un post…
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Cinzia Bettinaglio Quindi l’esercizio e la ripetizione non aiutono l’arte di vivere nel mondo…?…
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Igor Salomone non ho detto questo, pensa a quante volte saliamo delle scale…
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Igor Salomone battute a parte, credo che l’esercizio e la ripetizione allenino l’esercizio e la ripetizione. Non sto scherzando. Dunque il punto è che cosa esercito e cosa ripeto. E di solito si ripetono e si esercitano dei gesti. Dunque si tratta di capire in che misura i gesti che esercitiamo restituiscono un nesso con i nostri gesti quotidiani
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Cinzia Bettinaglio è anche il concetto di antropotecnica che propone Sloterdijk…mi sto cimentando con il suo libro Devi cambiare la tua vita… Anche se mi lascia perplessa che il significato “verticale e ascendente” della vita sia prodotto dalla ripetizione dei gesti, anche quotidani….
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Igor Salomone Non conosco… Interessante però. Cos’è il significato verticale e ascendente della vita? Ad ogni modo, non è la ripetizione dei gesti in sè il succo. Quello produce solo automatismi. È il loro ascolto nella ripetizione. E l’ascolto di se stessi nel gesto ripetuto. Questo, per lo meno, l’ho imparato in tanti anni di pratica marziale…
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Igor Salomone A te cosa lascia perplessa?
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Cinzia Bettinaglio siccome sono pigra, mi piace di più pensare che alcune “elevazioni” si producano per salti evolutivi…insomma “illuminazioni” meno faticose della continua autoriflessività…
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Igor Salomone Ah, ma io sono pienamente d’accordo! La ripetizione del gesto peró, non è semplice accumulo di conoscenza. È produzione di uno stato mentale che produce illuminazione. Ovvero conoscenza immediata, ad ampio raggio e in discontinuità con la conoscenza precedente. Non si impara a poco a poco come muoversi, ma d’un colpo. Il resto è una messa a punto
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Dic 12, 2011 @ 23:25:44
Sono d’accordo. Gli apprendimenti avvengono sempre come un salto, all’improvviso, tanto da lasciarti stupefatto: fino alla sera prima impazzisci nella ripetizione di quel giro di note e le dita sono dure e si inceppano sulla tastiera, poi il giorno dopo riprendi in mano lo strumento e scopri di avere imparato!
Ho riscoperto questa cosa – che avevo scordato – da quando un anno fa ho iniziato a studiare il basso ma che già sapevo fin da quando ho imparato ad andare in bicicletta.
Ne fare teatro, poi, ho scoperto il legame profondo fra la ripetizione dei gesti e dei movimenti che l’attore fa per scoprire quello “giusto” da proporre sulla scena e la ripetizione dei gesti e dei movimenti che meccanicamente facciamo nella vita di tutti i giorni.