Alchimie virtuose

Lascia un commento

Questo strano e improbabile gruppo che ha fatto nascere Chinonrischianoneduca, il convegno su educazione e rischio del 7 ottobre 2010, continua inopinatamente a funzionare. Ci siamo incontrati in Bicocca per il dettaglio della nuova iniziativa che prenderà avvio il 30 di giugno, Agorà, e nel giro di un’oretta l’abbiamo varata. A volte c’è da non crederci… Come mai funziona? per due cose direi, così, a occhio. La prima è che ognuno sta dentro l’idea dell’altro invece di voler sostenere a tutti costi la propria. La seconda, la più incredibile, che tutti sembrano assestati su quella che altrove ho definito “progettazione leggera”: si buttano lì idee sul come fare, giusto il tempo di ricapire il nesso con quello che si vuole ottenere, e poi via ognuno a farsi il proprio pezzo senza voler condividere ossessivamente il dettaglio di ogni più piccola operazione. Del resto il gruppo continua a chiamarsi “Chi non rischia non educa”…

Violare la violenza

1 commento

…guardandola in faccia e costingendola a farsi pensare.

Quante cose sono accadute, quante cose ci siamo detti a Torre degli Alberi attorno, sulla e della violenza educativa. Forse ancora con troppe parole, come ha detto Paola alla fine, ma certamente i nostri corpi hanno parlato molto. Era una scommessa il seminario di fine febbraio. Anzi molte. Educazione e violenza non sono un binomio facile da convocare. Farlo chiedendo ai corpi di incontrarsi e scontrarsi, per “capire” meglio, anzi, in modo diverso, rischiava il confine dell’illegittimità. Del resto, se non si rischia quel confine per coglierlo e imparare a rispettarlo, “violenza” resta solo una parola pronunciata magari con piglio di condanna, ma vuota di esperienza.

Questo ho imparato, tra le tante, in quel week end. Ho per le mani un “giro” finale di valutazione che, da solo, narra di intensità, un’intensità non solo emotiva ma anche di pensieri e di scoperte tra la pelle e la mente. Ci sarà tempo per riprenderle una per una e condividerle con chi vorrà. Intanto lasciatemi dire con le dita, che incontri di questo genere valgono il mio lavoro. Grazie a tutte e a tutti quelli che hanno voluto prendervi parte. E spero che vorranno anche loro condividere qualcosa di ciò che, insieme, abbiamo creato.

Igor Salomone