di Nadia Ferrari

Sarei felice se Cronachepedagogiche ospitasse questo mio articolo pubblicato dalla rivista per l’infanzia Zeroseiup (n.3/2020)

Come chi mi consce sa, sono un’insegnante di scuola dell’infanzia e da anni amo ascoltare e raccogliere le rappresentazioni mentali che i bambini costruiscono sulle cose che accadono nel mondo attorno a loro, con l’intento di trarne significati che aiutino a fare meglio il mio mestiere.

Questa pandemia, nonostante l’enorme bagaglio di esperienze in negativo, ci ha restituito un tempo per il pensiero e ha permesso di ritornare ad alcune domande fondamentali che forse per la fretta delle cose da fare rimanevano silenti negli ingranaggi della routine.  Ha mosso tanti esperti, e non, ad aprire un dibattito molto ricco di riflessioni e sguardi particolari a secondo dell’orizzonte di veduta. 

Io ho voluto provare a comprendere dal punto di vista educativo come una pandemia può offrire inediti paesaggi anche per la scuola a partire dalla voce dei bambini.