Ti guardo mentre ti aggiri per casa un po’ insofferente. Difficile avere un fastidio che non si può dire, che non si può condividere e che neppure si può gestire nella maniera che sarebbe la migliore possibile per diminuirne l’intensità.
Alla fine quello che fai sta ritardando la guarigione e non c’è verso di aiutarti a capire che non e’ quella la strada giusta.
E’ così ieri sera ad un certo punto ho perso le staffe e ti ho detto secca che devi smetterla, che così non guarisci, che il fastidio aumenta … bla bla bla
Ho parlato per me, per gestire quella frustrazione che dura ormai da giorni, per non sentire il dolore dell’impotenza e perché in fondo è chiarissimo cosa mi accade, in questi momenti più che mai.
Ti vedo disabile. Non solo fragile ma proprio disabile. Persa nel tuo mondo di stereotipie dove a volte mi sembra impossibile raggiungerti. Stasera siamo a casa da sole e in questo momento ognuna di noi è isolata e persa nella sua “bolla autistica”.
Dura poco, ma abbastanza per farmi parecchio male e allora inizio quel lento ricucire di sguardi, gesti e alla fine carezze, che accetti come pomata lenitiva.
Ti convinco a curare quella parte dolorante e mentre lo faccio, con la tua massima collaborazione, ti sussurro che mi dispiace tanto non riuscire sempre a capire come aiutarti e poi, scema di una scema, ti faccio pure i “cazziatoni”. Che mamma insopportabile hai certe volte, Luna!
E tu ridi e mi sorridi.
Mi guardi con gli occhi e il cuore da grande, regalandomi il tuo migliore abbraccio di consolazione. E’ anche così che noi due ci amiamo, curandoci le ferite, tra il riso e il pianto.
Giu 08, 2018 @ 13:33:42
Bello Irene!
Tra i più travolgenti, inteso come un rapimento che raggiunge, accarezza e strizza ogni corda di mamma traghettando nelle parole la sua più profonda definizione…
Giu 08, 2018 @ 16:21:22
Grazie Nadia 🌸 … detto da te, un bel valore!
Giu 08, 2018 @ 21:42:25
Mi arrivano i brividi Irene, quando ti rivedi nei gesti e riesci a dirti e a dire cosa può accadere nelle situazione di impotenza … E altrettanti brividi nei recuperi di coccole. Siete tutte e due adorabili 🌷✨🌺
Giu 08, 2018 @ 22:59:06
Grazie Luigina per il tuo affetto e la tua vicinanza che mi arrivano sempre come un soffio di cose belle 🌸😊
Giu 11, 2018 @ 10:56:27
Momenti indimenticabili, momenti ricchi di emozioni e di affetto… grazie di essere stati qui con noi proprio oggi… Grazie mi aiutate a non dimenticare… Una volta una psicologa mi ha detto: a ogni figlio la stessa madre sarà diversa, si facile dirlo pensai… Eh si la mia sensazione è questa a distanza di anni, qualche volta brancoli nel buio cercando di fare ciò che è più giusto, provi la stessa impotenza e incertezza, che non è mancanza di conoscenza o insicurezza ma davvero credo sia riuscire a fare ciò che dovrebbe essere giusto in quell’istante con estrema umiltà tutelando i nostri figli da troppe frustrazioni… e invece non è possibile ecco che cosi crescono…
Vederla partire con serenità, rilassata e pensarla nel sonno in auto mi ha colpita perche ho pensato si è lasciata andare sapendo mamma è davvero dentro di me e presto la riabbraccerò posso essere serena fino in fondo…
grazie a voi che sempre ci arricchite con molto affetto e in profondità.
Roberta
Giu 12, 2018 @ 20:20:24
Gentile Irene,
ancora una volta La ringrazio per quello che scrive e per il regalo dei pezzetti interi, preziosi e segreti della vostra vita.
Mi ha fatto ricordare il maestro Andrea Canevaro e la reciprocità che dovremmo curare tutti, per cui non c’è basso o alto, svelto o lento, agile goffo, ma il complesso armonico di persone e sentimenti diversi.
Qualcuno diceva che il mondo è nato dal ritrarsi di Dio, dal suo zinzum, dal mancare, dal suo momento debole, magari da una ferita, non dallo splendore splendente.
Lei riesce a fare delle sue giornate e dei legami che avete un bene di tutti noi, anzi, per tutti noi, comunque e dovunque siamo.
E’ uno sguardo amorevole che ci abbraccia.
Tutti.
Giu 15, 2018 @ 21:50:03
Gentile Roberto e io ringrazio lei perchè con il suo sguardo raffinato e profondo riesce sempre a restituire un valore aggiunto ai miei scritti e a dare al mio scrivere un senso che mi conforta.
“E’ uno sguardo amorevole che ci abbraccia.”. Questo mi ha veramente commosso. Ancora grazie, sinceramente.