Ricevo dall’amica Raffaella e, volentieri, pubblico
Molto più di un romanzo
di Raffaella Dellera
“L’eredità spezzata” è uno di quei libri che hanno gli ingredienti per piacermi: una saga familiare, un’ambientazione storica intensa e Milano, la mia città, descritta in un momento storico particolare e tanto presente da essere quasi un personaggio.
Questo romanzo mi ha regalato ben altro: quella sensazione, una volta finito, quasi di “nostalgia” per averne terminato la lettura, ma anche molti spunti di pensiero.
La “verità”: nel libro vi si fa cenno più volte. Una verità legata ad un mistero familiare, che trova nel finale una possibile chiave di lettura che non è una soluzione, LA soluzione.
Chiuso il libro mi sono chiesta chi mi ricordasse…. E mi è tornato in mente Pirandello, sia quello di “Così è se vi pare” che dei “Sei personaggi in cerca d’autore”: la ricerca della verità e l’offerta di uno spunto altro, diverso, umano e relativo.
L’altra “verità” di cui si trova eco è quella legata alla Storia, quella che fa da sfondo alla vicenda familiare.
Un gioco di specchi, tra passato e presente, che richiama un dilemma etico e politico ancora attuale: esisteva una “parte giusta” dalla quale stare? Insomma, luci e ombre, tratteggiate con forza nel personaggio di Laura, a mio avviso per nulla secondario.
La “verità” nella ricerca dell’identità personale e familiare, che è il cuore del racconto e che accompagna il lettore come se si trovasse lì, sulla scena, con i protagonisti.
“L’eredità spezzata” è un libro con il fascino incantato di un romanzo e la profonda ricchezza di pensiero di un saggio.
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