figli tra le braccia 1di Irene Auletta

Mi fai sempre una grande tenerezza quando ti avvicini e, quasi alla mia stessa altezza, alzi le braccia in alto con quel tipico comportamento infantile che sostituisce la domanda mi prendi in braccio? Crescendo accade sempre più raramente ma non per questo è venuto meno il tuo piacere di rifugiarti fra le braccia per farti coccolare, consolare o anche solo semplicemente accogliere.

Le giovani madri sperimentano questa emozione con i figli piccoli e, con il passare del tempo, forse dimenticano quel delicato dialogo che passa attraverso un contatto unico, antico e profondo.

Noi e tanti altri genitori, insieme alle fatiche e ad una realtà che pare non evolvere mai, abbiamo la possibilità di non interrompere tali fili delicati, a testimonianza di quell’intimità di comunicazioni d’amore trattenute in un cofanetto di gesti appartenenti ad un’infanzia perenne.

Certo, ora che sei cresciuta, sono cresciute anche le forme di quel contatto richiesto a sostituzione di tutte le parole mancate. Da anni ti permetto di sederti sulle mie ginocchia esplicitandoti che non posso più prenderti in braccio come quando eri piccola. Lo sai che anche a me piaceva tanto sedermi in braccio alla mia nonna? Te l’ho già raccontato di quella volta che, a quasi sette anni, sono stata rimproverata dalla bisnonna proprio per questo motivo?

Ritrovo queste tracce nelle mie emozioni e nei miei ricordi e penso che se oggi la nonna fosse ancora tra noi, potresti trovare un rifugio accogliente e sicuro anche da quelle parti. Ma lasciala stare ‘ma che a me fa piacere tenerla in braccio. E’ il nostro modo di raccontarci le storie e se Irene vorrà sedersi sulle mie gambe anche quando sarà grande io sarò contenta!

Mi accorgo spesso che raccontandoti riemergono ricordi rimasti nascosti a lungo chissà dove e mi piace continuare a farlo per gustarmi quelle storie che non potrò mai consegnarti e che sono destinate a vivere nel presente del nostro incontro.

Stamane ti svegli ballerina e fai prove con il corpo sperimentando la sensazione di scivolo favorita dalle nuove calze che indossi. Gesti da piccola in un corpo grande, quel perenne contrasto che trattiene intrecciato un unico sentimento di tenerezza e malinconia. Rispondo al tuo abbraccio raccontandoti che nei prossimi giorni ci saranno cambiamenti importanti e ti stringo forte quasi a voler rassicurare entrambe.

Tu vai felice e io so che le mie braccia saranno qui ad aspettarti. Sempre.