Mettetevi in piedi e ascoltatevi, facendo attenzione alle vostre spalle e in particolare alle scapole. Provate a camminare e mantenete la vostra attenzione sempre sulle scapole. Come le sentite, come si muovono e in che rapporto le sentite con lo sterno?
Ecco. Le lezioni Feldenkrais hanno sovente un avvio molto simile, che differisce nelle parti peculiari a cui rivolgere l’attenzione del momento dell’ascolto del proprio corpo che precede l’avvio della lezione stessa. Ogni tanto Angela, la nostra insegnante, ci pone quei semplici quesiti che riescono a farmi sentire quasi catapultata da un altro pianeta.
Dunque, ho idea di quali siano le scapole e anche della loro collocazione ma, sentirle mi risulta davvero parecchio difficile, anche se so che dovrebbero essere proprio lì. Tra noi del gruppo commentiamo sottovoce la nostra “sordità” certe che la fine dell’incontro ci lascerà, ancora una volta, stupite della scoperta, insieme alla nuova e diversa percezione del nostro corpo.
Mentre sono sdraiata a terra, con le braccia aperte lateralmente, l’immagine della croce mi raggiunge fin troppo velocemente. Ma va? Tornando all’ascolto delle scapole, seguendo le indicazione dell’insegnante, ecco che arrivano altre due immagini. Il libro Notti al circo e il film Maleficent, che mostrano entrambi, come protagonista, una donna alata che passa parecchi guai. Nel libro appare sin dalle prime scene come un fenomeno da baraccone e nel film subisce quella metamorfosi che la trasforma nella donna crudele che caratterizza la trama, proprio quando il suo amore la tradisce rubandole le ali.
L’immagine delle ali è sempre associata all’idea della libertà e del volare ma, nei due ricordi evocati dalla memoria, mi appare ancor più nitidamente il legame con la possibilità di sognare. Si vede bene nel film Maleficent dove, priva di ali, la protagonista abbandona sogni e speranze e viene travolta dalla sua stessa crudeltà.
Come vi sentite al termine di questa lezione? Come respirate ora e quali differenze percepite nelle spalle e nell’intera cassa toracica?
In macchina, nei giorni seguenti, mi sorprendo a ripetere mentalmente, e non solo, alcuni movimenti che di certo mi rendono parecchio buffa e insolita ai possibili sguardi esterni. Trattengo ancora la percezione delle mie scapole che mi appaiono come ali minuscole.
Ecco un’altra buona ragione per proseguire in un percorso di apprendimento dedicato al corpo.
Non perdere di vista i sogni.
Apr 30, 2015 @ 18:09:11
Che bella questa immagini questa delle scapole come ali per sognare!
Pensa Irene, che e’ stato proprio il dolore alle scapole che mi ha spinto ad iniziare ad rioccuparmi del mio corpo. Come dire…ora sa da fare qualcosa, così e’ troppo.
E mi arriva forte anche la dimensione di dedicare un apprendimento per rendersi consapevoli di alcuni aspetti che possono aprire nuovi immagini di se molto potenti come le tue piccole ali..
Un bacio 🐳
Apr 30, 2015 @ 19:05:59
Sono contenta Luigina che anche tu stai iniziando questo percorso di scoperta!
Con piccole ali, si possono anche fare grandi voli … o no?
Caramente, Irene
Mag 01, 2015 @ 15:34:18
Si grandi voli !! …