Il nostro paese si è mosso quasi all’unisono, di fronte ad una tragedia.
I feriti sono tanti e certamente per ciascuno la tragedia assume tinte e intensità differenti.
L’attacco all’istituzione scolastica, alla cultura, alla giustizia, alle persone.
Ed è proprio a queste ultime che volgo il mio pensiero più forte.
Una ragazza di sedici anni che ha perso il futuro, senza alcuna possibilità di replica.
Un’altra, che sta lottando per avere ancora qualche chance e che probabilmente ancora non sa che nulla potrà più essere come prima.
Genitori distrutti dalla perdita e dal dolore.
Li immagino con lo sguardo vuoto, alla ricerca di un senso impossibile da ritrovare.
Ma quale può essere il senso di tutto questo?
Mag 20, 2012 @ 15:17:44
Irene, quale sia il senso è, come dici tu, una domanda impossibile!
Mi vien da dire, però, che se avessimo dovuto predisporre risposte solo a domande che avessero un senso compiuto, umano, per logica e sentimento, forse saremmo qui a chiederci ancora perchè hanno bruciato Giordano Bruno o costretto Galilei all’abiura: la risposta l’ha data l’illuminismo, l’ha data la storia, quella scritta dagli uomini che hanno visto e intuito risposte su un futuro desiderabile, senza aspettare di avere chiarezze di senso, senza aspettare che la chiesa si interrogasse e riformulasse le proprie domande e le proprie richieste alla comunità dei fedeli e degli umani non credenti. Era solo un esempio, per dire che, a volte, bisogna buttare il cuore al di là di ogni barriera creata dalla stupidità e dalla barbarie di chi, a prescindere dalle ragioni che da al proprio agito, svilisce e “cosizza” anche la vita di esseri viventi e senzienti .
Le nuove generazioni devono essere preservate da quello che il secolo breve appena trascorso ci ha proposto e riproposto fino a vivere nella presente nausea quotidiana… CHE IL LORO FUTURO SIA ALTRO!!
Mag 20, 2012 @ 15:55:27
La domanda impossibile era volutamente una possibilità per condividere emozioni e sgomento … non posso che unirmi al tuo augurio rispetto al futuro!
Mag 21, 2012 @ 15:21:22
Ancora attonita ed afasica con il sentimento in bilico tra la ricerca di un senso che non ha, ma che nello stesso tempo in questa tragedia emerge potente nell’atto che trafigge e sapenta tutti noi, attraversandoci dal versante personale a quello istituzionale… mi risuona nella testa una melodia ed una strofa… ” fischia il vento e infuria la bufera scarpe rotte eppur bisogna andar “…