Il nostro paese si è mosso quasi all’unisono, di fronte ad una tragedia.
I feriti sono tanti e certamente per ciascuno la tragedia assume tinte e intensità differenti.
L’attacco all’istituzione scolastica, alla cultura, alla giustizia, alle persone.
Ed è proprio a queste ultime che volgo il mio pensiero più forte.
Una ragazza di sedici anni che ha perso il futuro, senza alcuna possibilità di replica.
Un’altra, che sta lottando per avere ancora qualche chance e che probabilmente ancora non sa che nulla potrà più essere come prima.
Genitori distrutti dalla perdita e dal dolore.
Li immagino con lo sguardo vuoto, alla ricerca di un senso impossibile da ritrovare.
Ma quale può essere il senso di tutto questo?