di Irene Auletta
Un saluto, un sorriso e una mano che si avvicina al cuore, appoggiandosi delicatamente.
Così ci saluta oggi un signore che da anni abita vicino a noi e che nel tempo ti ha visto diventare grande. Buongiorno signora, ciao Luna! E’ una delle poche persone che, incontrandoci, saluta sempre entrambe, mostrando nello sguardo una vicinanza che in questi ultimi anni ha saputo cogliere importanti cambiamenti della nostra famiglia.
Tanto quanto in passato era facile incontrarti prevalentemente con tuo padre, oggi accade raramente e comunque quasi mai voi due da soli. Segnali del tempo che passa e degli inciampi della vita che a volte non fa sconti, sfidando la tenacia di noi resistenti.
Ormai io e te insieme, che andiamo e torniamo, siamo una coppia fissa e, anche di fronte alle nuove difficoltà degli ultimi anni, abbiamo trovato un inedito equilibrio fatto di tanta complicità e di un unione che, nella forza, e’ diventata sicuramente più matura.
Ti aspetto al tuo arrivo a casa già pregustandomi questi giorni di pausa, con tanti programmi di cose belle che ci attendono e quella mano sul cuore di stamane mi ricorda un passaggio del bellissimo libro di Alessandro D’Avenia. Resisti cuore, l’esortazione a perseverare nel proprio percorso, a non temere la vita ma a viverla pienamente, trovando il proprio destino, respiro e desiderio.
Per questo imminente nuovo anno è ciò che auguro a me, a te e a tuo padre, in questi nostri nuovi tempi che attraversiamo insieme.
Resisti cuore, perchè lì c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno per proseguire nel nostro viaggio e proprio lì, figlia mia, c’è un posto che ha inciso il tuo nome.



