Ed eccole lì davanti a me. Madre e figlia che mi ricordano noi due e, forse inevitabilmente, attirano la mia attenzione.
La figlia, seppur vista solo di spalle, appare non più ragazzina e la signora di certo una donna matura. Cattura lo sguardo quel coniglietto di peluche che sventola in mano alla più giovane, quasi a segnalare una differenza prima di osservarne quel particolare incedere della camminata che parla di disabilità.
Ai piedi della scala mobile rivedo quei gesti che tante volte ripeto con te in situazioni analoghe per capire come ritrovare l’equilibrio che quel movimento va a scombinare. In effetti la figlia, in uno sfasamento di coordinamento, si ritrova con i piedi distanti, disposti in bilico su tre gradini della scala mobile in salita. Osservo le mosse impacciate della signora pronta a chiederle se posso dare una mano ma in attesa di valutarne l’effettiva necessita’ per evitare fastidiose interferenze.
Lo so bene grazie a te che l’aiuto altrui, in quanto estraneo, sovente può diventare solo un problema aggiunto. Quindi, con i sensi in allerta aspetto.
A fatica l’equilibrio si ripristina quasi magicamente ma al termine della salita, che mi sembra durare un tempo più lungo del reale, la signora strattona la figlia e la rimprovera con un tono molto infastidito.
Non capisco le parole perché la scena si svolge in una metro di Madrid ma il significato mi raggiunge con una chiarezza cristallina.
Quante volte il disagio e il timore di non farcela sfocia in un gesto di stizza? Quante la paura si trasforma in rimprovero? La cura rinnovata a volte mostra la sua fatica proprio in gesti brutti andando oltre le differenze culturali.
Ti penso e ci penso a chilometri di distanza. Per pochi giorni tesoro mi muoverò tra questa folla straniera come una donna qualunque. Nel ricordo, l’eco della tua mano che mi cerca mi rinnova la mancanza, facendomi dedicare un pensiero a quella ricerca di gentilezza che, nell’incontro con te, non mi abbandona da anni . Quanta pazienza dobbiamo ancora avere mi amada hija!
Apr 07, 2017 @ 06:53:06
“Ali ammaccate che non mollano” …..perché sanno amare in profondità ed è questo che ti permette grandi viaggi e voli!….anche a distanza 💞🍀
Un abbraccio
Apr 07, 2017 @ 08:50:23
Grazie Luigina! … di cuore! 🙂