Bmw-F800GT-352di Irene Auletta

Solita storia, uguale da anni. Arriviamo verso casa, tu sei stanca, protesti puntualmente appena riconosci le vie che indicano la vicinanza della nostra abitazione e il nostro posto riservato, per disabili, è occupato.

A questo punto sono certa che tutti i lettori che si riconosceranno nella scena non potranno fare a meno di essere travolti da un respiro liberatorio oppure da una smorfia di solidarietà.

Gli ostacoli che mi impediscono di posteggiare sono due ma, in realtà, quella più fastidiosa è una moto di grossa cilindrata, parecchio invadente, piazzata di traverso proprio al centro del posteggio.

Inizia il rituale.

Il fiorista del negozio sotto casa, senza dirmi nulla, chiede in automatico ai vari negozianti circostanti se l’intruso è qualche cliente del loro negozio ma stavolta la sua opera di sostegno e di aiuto non va a buon fine. In genere la scena, vista dall’esterno con occhi assai cinici, potrebbe essere pure divertente perché, mentre io cerco di capire come fare a risolvere il problema del posteggio, spesso non manca qualche automobilista che mi prende pure a maleparole perché sto rallentando e intralciando il traffico nella via.

Altro che respirare.

Oggi, mentre cerco di capire come organizzarmi, si avvicina un signore attirato dal movimento intorno alla mia auto e guardandomi complice si propone, con scarsi risultati, di provare a spostare la moto che pare incatenata all’asfalto. In un attimo, mi immagino la moto che travolge il buon samaritano e io che, oltre a rassicurare mia figlia attenta a non perdersi neppure una virgola di quello che sta accadendo, mi ritrovo costretta a chiamare un’ambulanza.

La ringrazio molto per il tentativo e la buona volontà, ma la prego di lasciar perdere perché non vorrei si facesse male, dico non troppo timidamente, mentre vedo il colosso rosso, cioè la moto in questione, vacillare in modo significativo durante il tentativo di spostarla di qualche centimetro.

Il tizio appare realmente dispiaciuto. Mi scusi tanto, dice mentre inizia ad allontanarsi. Ci mancherebbe, lei cosa centra? replico colpita dalla sua affermazione. Di fronte a certi comportamenti, prosegue il signore, non posso fare a meno di scusarmi anche se non sono direttamente coinvolto, perché mi pare il meno da fare per lei e per quella simpatica ragazzina che continua a guardarmi attraverso il finestrino.

La primavera è arrivata. Negli incontri, nei cuori e in quello scambio di sorrisi tra estranei giunti al momento giusto come quelle carezze che, ogni tanto, ci vogliono proprio!