cadere e rialzarsi

di Irene Auletta

Scendi dall’auto e ti osservo nei tuoi movimenti più impacciata del solito. Cosa sarà successo rispetto a quando siamo uscite di casa non è dato saperlo come gran parte delle cose che attraversano la nostra relazione e sono destinate a rimanere coperte dal silenzio, insieme ai pensieri custoditi nella tua testa.

Realizzo in un attimo un dolore alla spalla che, evidentemente senza successo, ha cercato di trattenerti e ti vedo distesa a terra ai miei piedi sull’asfalto. Il mondo intorno a noi è bloccato. Chissà se qualcuno osserva la scena. Ogni volta che cadi come prima reazione mi sento in colpa pensando di non essere stata abbastanza capace di trattenerti e poi sento in bocca il sapore aspro della rabbia che trattiene il sentimento bloccato nella gola.

Piangi un poco e io cerco di consolarti verificando che non ci siano stati danni gravi e  così riusciamo a raggiungere la nostra casa. Finalmente lì esce un tuo pianto di rabbia, inconsolabile e io, riesco solo a starti vicino facendo uscire il mio, di dolore.

Ci consoliamo così, insieme e ci aiutiamo a rialzarci da una caduta che porta con sè tante altre cadute. Ti medico le ginocchia sbucciate e ti racconto storie. Curando il corpo, mi prendo cura della tua anima e della mia.

Quando provo a dare parole alla tua rabbia utilizzando qualche parolaccia ti scappa una risata e io capisco che, anche per questa volta, ce l’abbiamo fatta.

Mentre preparo la cena ti appassioni guardando uno dei tuoi film preferiti e pian piano ti dimentichi della paura di poco fa. Ho cercato di prenderla tutta io e di tenerla con me per poterti aiutare.

Tra le lacrime penso che sei proprio la mia guerriera. Zoppichi ancora ma vuoi spostarti da sola per casa come a dimostrare, forse prima di tutto a te stessa, che non hai più bisogno di altro aiuto.

Il delicato equilibrio nel rapporto tra fragilità e forza stasera mi appare in tutta la sua luce e anch’io riesco a sorridere mentre ti racconto di quanto ti voglio bene come un viaggio lungo, lungo, che va dalla Luna della terra alla Luna del cielo e poi torna indietro.