Il Vittorialedi Irene Auletta

Così ci accoglie la frase incisa sul battente della porta che ci introduce in un mondo fuori dal tempo, il Vittoriale degli italiani che Gabriele D’Annunzio allestisce dal 1921 al 1938, trasferendosi a Gardone Riviera, sulla riva bresciana del Lago di Garda.

Ci ritroviamo, io e mia sorella, inserite in un bizzarro gruppo di visitatori che comprende insieme ad altri due adulti, sette ragazzi delle scuole medie in gita scolastica. Una dei due adulti è la professoressa accompagnatrice e l’altra è una guida davvero molto brava che riesce a trasmettere chiarezza, interesse e passione, attraverso qualcosa che ripeterà chissà per quante volte al giorno.

La compagnia si rivela assai piacevole perchè mi offre la possibilità di cogliere, anche attraverso i commenti dei ragazzi, particolari visti attraverso i loro occhi oltre a quelli che i miei di adulta cercano di trattenere con avidità.

Giunti nella Stanza del Mappamondo che, come tutte le altre stanze bagni compresi, trabocca di libri, la guida ci dice che contiene oltre seimila volumi.

Seimila libri in tutto? Chiede un ragazzino  coraggioso che con le espressioni del viso sembra chiedersi perplesso e curioso, quanti saranno da vedere proprio seimila libri.

No, seimila solo in questa stanza, in tutto si stima una presenza di circa trentatrè mila libri, risponde gentile e sorridente la guida.

Il ragazzo diventa serio, gli pare impossibile e, mentre io ancora mi sto gustando l’idea di trovarmi in un luogo straordinario della nostra storia, non può fare a meno di volgere all’insegnate uno sguardo in cerca di rassicurazione.

Ma non li avrà letti tutti, vero Prof.?

I suoi compagni ridacchiano e io lo trovo meraviglioso, lui e tutta la scena nell’insieme. Osservo ragazzini curiosi, attenti, educati. Capaci di ascoltare e di chiedere con serietà e con la leggerezza che è il dono della loro età.

La professoressa incrocia spesso il nostro sguardo, quasi cercando una complicità tra adulti e accetta il gioco, invitandolo a pensare a quanti ne ha letti lui finora.

Questi ragazzi mi sono piaciuti tanto e mi hanno permesso di osservare un mondo per me poco frequentato. Anche l’insegnante mi è parsa di quelle che tutti vorrebbero avere come riferimento per i loro figli.

Intorno a noi ci sono tante bellezze, artistiche, storiche ed umane. Riconoscerle e gustarsele è sempre un piacere da non perdere!