di Irene Auletta

Ho raccontato tante volte di come, appena nata mia figlia, il mondo mi abbia accolto con alcune semplici domande. E’ brava? Mangia? Dorme?

Come segnale di benvenuto non è stato molto facile da gestire e, nel mio novello ruolo di madre, ho subito capito che la strada sarebbe stata parecchio impegnativa.

Naturalmente, mia figlia aveva parecchi problemi con il cibo ma, soprattutto, non ne voleva proprio sapere di dormire.

Ci ho ripensato tante volte negli anni che sono passati da allora e proprio in questi giorni, raccogliendo l’ennesimo “sfogo” di una madre, mi sono tornate alla memoria le strategie pensate, inventate e praticate per affrontare le notti insonni e per resistere.

In fondo i genitori sanno bene che hanno tante cose da imparare e da insegnare, ma forse il sonno, difficilmente rientra in questi elenchi. Certamente è una questione che spinge a misurarsi con una grande fatica e forse, proprio per questo, può essere tanto più tollerata quanto più se ne afferra il senso.

Chi dice che per i bambini piccoli dormire è naturale dimentica di prendere in considerazione le tante storie individuali e particolari di quei bambini che hanno bisogno di più tempo per incontrare questo aspetto della loro tenera esistenza.

Mi piace pensare e dire che ogni bambino incontra la vita in modo differente, la sua vita e per qualcuno ci vuole più pazienza e tenacia.

Così mi sono vista come madre, passare dalla disperazione al senso di impotenza, dalla rabbia alla comprensione, dall’incapacità alla possibilità di trovare la strada possibile per me.

Ho avuto la possibilità di esercitarmi parecchio, perchè la diagnosi di disturbo patologico del sonno, relativa a mia figlia, mi ha fatto capire da subito che non me la sarei cavata in qualche anno, come accade alla stragrande maggioranza dei genitori.

Qualcuno, nel tentativo di alleviare le nostre fatiche, negli anni, si è anche cimentato con qualche battuta ironica facendo riferimento al nome di mia figlia, Luna, e al suo sorgere proprio la notte.

Chissà. I nomi parlano sempre di persone e di storie.

Oggi quando la luna del cielo e la Luna della terra si incontrano, possono contare sulla presenza di una mamma che ha imparato, ha trovato la sua soluzione e che ne cerca sempre di nuove.

Ogni notte, quando accade, penso alla fatica di mia figlia e a quanta tenacia ci ha messo per imparare a dormire. Allora, distesa a fianco lei, nasce una nuova storia che si unisce a quelle segrete e misteriose inventate negli anni, anche per raccontarci la nostra storia.