
di Irene Auletta
Appuntamento in piscina, rituale che si ripete da settembre nella stessa piscina con le stesse due/tre madri che, come me, accompagnano i loro figli, decisamente più piccoli di te, agli incontri di terapia multisistemica in acqua, per gli amici TMA.
In particolare una signora di queste deve averti preso in simpatia e non resiste al suo solito caloroso saluto che probabilmente rivolgerebbe esattamente uguale, in tono e parole, se si trovasse di fronte un neonato
Ciiiiaaaaooooo che bel costumino hai oggi!!!!
Al momento le strategie sperimentare, compreso il trovare modi carini per dire hai ventiquattro anni, non hanno sortito un grande successo e temo che, nonostante la mascherina, in alcune giornate mi siano sfuggiti gli occhi cattivi con qualche scintilla di fuoco.
Oggi non è una giornata facile. Risveglio molto mattiniero e tremori pazzeschi. Così, per sostenere quel piccolo grande disagio, arriviamo alla nostra metà canticchiando e ricordando l’incontro con Francesca in bici che, mentre eravamo in auto, abbiamo accostato poco fa facendole uno scherzo.
Ma che faccia hai oggi Luna, sei arrabbiata? Pur sapendo che le parole non sono il tuo pezzo forte, la signora insiste finché io scuoto la testa rispondendo che no, non sei arrabbiata.
Sperando che il messaggio le arrivi forte e chiaro, a cogliere ciò che anche un cieco (oddio forse devo dire non vedente?) forse avrebbe già notato, riprendo in quello che ci stiamo raccontando.
Speriamo che l’acqua ti aiuti a stare meglio ti dico accarezzandoti le mani e facendo quel nostro gesto familiare come a volerti sfilare i tremori. Facciamo che mentre nuoti li lasci scivolare tutti in acqua, che ne dici?
La signora in questione è li che ci osserva. Secondo me ora ha capito, mi dico soddisfatta.
Dieci minuti dopo arriva il tuo turno e, nello scambio, la signora accoglie suo figlio contenta del suo sorriso. Qui oggi sono tutti arrabbiati, anche quella bambina dice indicandoti e, a quel punto, io mi vorrei davvero buttare in acqua insieme a te e completamente vestita!
La comunicazione a volte è difficilissima tra chi non ha le parole e chi, pur avendole in dotazione fatica a utilizzarle, sicuramente per difficoltà e per la fatica a stare nel silenzio.
Fatti una bella nuotata amore che mamma, per non farsi del male, va alla ricerca di nuovi possibili orizzonti di senso … se poi sulla via trovassi anche una pozza gelata non sarebbe una cattiva alternativa!