di Igor Salomone

Paternalismo forever

Bravi ragazzi, sì dai proprio bravi. Fate bene a pensare al vostro futuro, noi ce la siamo goduta, ma voi dovete ancora farlo e c’è rimasta poca ciccia in effetti. Quindi fate bene a protestare. Di tanto in tanto.

Mi raccomando però, niente violenze eh? Neanche verbali. Sì insomma, tutti quei c..zi nel discorso dell’attivista milanese, come si chiama? così giovane e così arrabbiata. Non sta bene e, dai, alla fine non giova neppure alla causa.

E sapete che siete proprio belli? sì, sì, guardarvi sfilare sorridenti e colorati, anche un po’ incazzati, ma ci sta, è un piacere per gli occhi e scalda il cuore. Sembra quando eravamo noi in piazza per rivendicare giustizia, pace e tutte quelle cose lì. Mamma quanti anni sono passati, a vedervi vien la nostalgia. E voglio dirlo, accidenti, anche un po’ di orgoglio. Alla fine guarda che generazione abbiamo tirato su!

A proposito, tutti i venerdì? non vi sembra un po’ eccessivo? In fondo abbiamo già capito quello che volevate dirci. Adesso tocca ai grandi. Poi, per carità, se vedete che gli adulti traccheggiano come sono abituati a fare, magari fra un cinque o sei mesi ritornate in tutte le piazze del mondo. Possibilmente di sabato però, non ha senso che perdiate dei giorni di scuola. Insomma, la vita deve continuare, non si può bloccare un’istituzione solo per portare la vostra testimonianza. Come? noi facevamo le barricate? sì, vero, e guardate come è andata a finire. Fatevi sentire, ma non alzate troppo la voce, date retta a me.

Comunque sono proprio contento che abbiate dimostrato di non essere come vi dipingono: una generazione attaccata agli schermi dei vostri telefonini. Siete ben altro e l’avete dimostrato organizzando questa bellissima giornata mondiale di protesta per i cambiamenti climatici. A proposito, come ci siete riusciti? Vi siete scritti delle letterine su carta colorata? Vi hanno aiutato mamma e papà con le loro associazioni? Vi siete tenuti in contatto con una rete di radioamatori? In effetti è un bel mistero.

A ogni modo, potremmo fare che ogni anno il 15 marzo, o meglio il sabato più vicino al 15 marzo, ne organizziamo una, che ne dite? Magari insieme questa volta. Facciamo una raccolta fondi, scriviamo dei libri, mettiamo in piedi qualche bella fondazione. Me lo vedo già, magliette con il logo, scegliamo una pianta o dei fiori a simbolo dell’evento e li vendiamo agli angoli delle strade, servizi e dibattiti radiotelevisivi prima durante e dopo, insomma, una kermesse da collocare tra Il Carnevale e la Festa del Papà. Che ci viene fuori anche qualche soldo, hai visto mai.

Adesso però tornate a studiare, eh? che la laurea è importante, il master anche. Per farvene cosa non si sa, anche perchè ora che avrete finito, potreste aver imparato mestieri che non serviranno più. Ma non importa, studiate lo stesso e se fra dieci anni qui farà troppo caldo per viverci, vorrà dire che vi trasferirete in Norvegia a coltivare i vigneti che nel frattempo saranno cresciuti rigogliosi. Sono sicuro che il Merlot “Greta” andrà a ruba in tutto il mondo. Sopratutto il 15 marzo.