Avere un desiderio significa soffrire di una mancanza e non raggiungere la pace interiore. Non avere desideri significa non essere vivi. Dunque vivere vuol dire rimandare la pace interiore
….opppure trovare il giusto equilibrio tra il desiderio, spinta vitale, ed il suo appagamento, per raggiungere il quale non tutti i mezzi sono giustificati (Macchiavelli docet)
Pare che Buddha stesso per “pacificarsi interiormente” abbia dovuto abbandonare una tanto ferrea quanto sterile ascesi per passare ad una via più equilibrata, accettando una ciotola di buon riso, lavandosi, ed offrendo a corpo e mente un “soddisfacimento” al suon di “una corda troppo molle non suona, troppo tesa si spezza”. Benvenga quel desiderio in armonia con la vita che ci connette anche alla conoscenza che può offrire il piacere, senza creare quelle frenesie represse che, per certo, impediranno qualsivoglia forma di pace. Interiore o meno. Il trucco? Penso stia nel riconoscere quel confine che evita che il desiderio diventi vorace avidità…
Set 25, 2011 @ 14:56:18
Appagare il desiderio e fine della sofferenza, fino al prossimo desiderio e conseguente appagamento.
Set 25, 2011 @ 15:02:09
sempre che i desideri vengano uno per volta…
Set 26, 2011 @ 06:41:45
….opppure trovare il giusto equilibrio tra il desiderio, spinta vitale, ed il suo appagamento, per raggiungere il quale non tutti i mezzi sono giustificati (Macchiavelli docet)
Set 26, 2011 @ 08:01:18
E, mentre rimando, desidero ardentemente raggiungere…la pace interiore 🙂
Ott 12, 2011 @ 17:15:31
Pare che Buddha stesso per “pacificarsi interiormente” abbia dovuto abbandonare una tanto ferrea quanto sterile ascesi per passare ad una via più equilibrata, accettando una ciotola di buon riso, lavandosi, ed offrendo a corpo e mente un “soddisfacimento” al suon di “una corda troppo molle non suona, troppo tesa si spezza”. Benvenga quel desiderio in armonia con la vita che ci connette anche alla conoscenza che può offrire il piacere, senza creare quelle frenesie represse che, per certo, impediranno qualsivoglia forma di pace. Interiore o meno. Il trucco? Penso stia nel riconoscere quel confine che evita che il desiderio diventi vorace avidità…