L’incontro di corpi
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“Non esiste incontro che non sia di corpi e i corpi, quando si incontrano, si avvicinano tenendo le distanze. Come nell’atto universale della stretta di mano… Difendersi e aprirsi all’incontro sono movimenti complementari. Solo le semplificazioni dall’acre sapore ideologico li vogliono contrapposti. Il corpo ci restituisce la nostra vulnerabilità a ogni respiro… Un gesto difensivo non è necessariamente indice di scarsa propensione verso l’altro o, peggio, di incipiente paranoia. Il più delle volte è un atto inconsapevole di autoprotezione che si esprime in contesti che rendono percepibile la nostra vulnerabilità.” Questo scritto è, insieme, la mia personale convocazione del corpo nelle esperienze di formazione e il manifesto della Difesa relazionale.
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