di Igor Salomone
M. Conosci qualcuno cui piaccia sentirsi stupido?
A. No, in effetti no. Cioè, capita spesso di sentirsi stupidi, ma non fa piacere a nessuno. Quando ci sentiamo così facciamo di tutto per uscirne, a costo di inventarci una qualche forma di intelligenza che ci appartenga, e se non ci riusciamo ci aspetta la psicoterapia
M. Conosci qualcuno cui piaccia sentirsi cattivo?
A. Più di uno
M. Egoista?
A. Anche
M. Irresponsabile, antipatico, perverso, solo, fragile, impotente
A. Mi stai dicendo che siamo capaci di identificarci anche con le peggiori versioni di noi stessi?
M. No, ti sto dicendo che possiamo permetterci di essere qualsiasi cosa, ma non possiamo tollerare di essere stupidi. Sai quanti modi di dire “stupido” ci sono? Scemo, sciocco, cretino, asino, babbeo, corto, ottuso, tardo, idiota, ebete, stolto, grullo, citrullo, imbecille, scimunito, tonto, deficiente, inetto
A. Anche ignorante?
M. Conosco persone ignoranti di grande intelligenza e persone colte drammaticamente stupide.
A. Quindi l’intelligenza è irrinunciabile. Non possiamo farne a meno, perchè senza l’intelligenza non perdiamo solo alcune parti di noi stessi, ma perdiamo l’umano in quanto tale
M. L’umano può essere tante cose, ma non può permettersi di essere stupido perchè ne va della sua stessa esistenza




