Il lato oscuro della Forza

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di Igor Salomone

A. Però Maestro, non sono sicuro che l’intelligenza sia sempre una cosa buona. L’intelligenza può creare mostri, pianificare genocidi, affamare popoli, sfruttare gli umani, distruggere l’ambiente, costruire cose inutili, inventare cose sempre più pericolose

M. Mai detto che l’intelligenza sia una cosa buona.

A. E allora perché le stiamo dando così tanta importanza?

M. Chi è che lo sta facendo?

A. Noi qui che ne stiamo parlando. E poi tutti quelli che non vogliono sentirsi stupidi, cioè tutti. Se per ogni umano sentirsi almeno un poco intelligente è vitale, significa che nessuno di noi può prescindere dall’intelligenza.

M. Anche la stazione eretta e il bipedismo sono importanti, ma non esistono criteri assoluti per giudicare una buona cosa questa invenzione dell’evoluzione. In realtà ci ha causato non pochi problemi.

A. Già, il mal di schiena, l’equilibrio precario, la difficoltà del parto

M. Appunto. L’evoluzione ha dei costi, il principale è che non possiamo tornare indietro, siamo fatti così non possiamo decidere di tornare quadrupedi. L’intelligenza umana è una condizione fondamentale della nostra esistenza, possiamo scegliere di comportarci da stupidi, ma non possiamo ritrovare l’Eden perduto. L’unica cosa che otterremmo è di minare le fondamenta di ciò che siamo, condannando l’umanità all’estinzione. Cosa per altro da non escludere

A. Quindi l’umano ha bisogno dell’intelligenza per essere umano. Anche se l’intelligenza potrebbe portarlo al suicidio. Dunque che si fa? Cerchiamo di essere intelligenti ma non troppo?

M. E’ come voler esser bipedi, ma con moderazione, magari stando eretti sì ma un po’ curvi, in equilibrio su due gambe ma ciondolanti, tornando a usare braccia e mani per correre e non solo gambe e piedi. Perdere i guadagni evolutivi per non pagarne i costi, questo sì sarebbe stupido

A. Come ci difendiamo allora dal lato oscuro della nostra intelligenza?

M. Con più intelligenza. A questo serve l’educazione

CCà nisciuno è fesso

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di Igor Salomone

M. Conosci qualcuno cui piaccia sentirsi stupido?

A. No, in effetti no. Cioè, capita spesso di sentirsi stupidi, ma non fa piacere a nessuno. Quando ci sentiamo così facciamo di tutto per uscirne, a costo di inventarci una qualche forma di intelligenza che ci appartenga, e se non ci riusciamo ci aspetta la psicoterapia

M. Conosci qualcuno cui piaccia sentirsi cattivo?

A. Più di uno

M. Egoista?

A. Anche

M. Irresponsabile, antipatico, perverso, solo, fragile, impotente

A. Mi stai dicendo che siamo capaci di identificarci anche con le peggiori versioni di noi stessi?

M. No, ti sto dicendo che possiamo permetterci di essere qualsiasi cosa, ma non possiamo tollerare di essere stupidi. Sai quanti modi di dire “stupido” ci sono? Scemo, sciocco, cretino, asino, babbeo, corto, ottuso, tardo, idiota, ebete, stolto, grullo, citrullo, imbecille, scimunito, tonto, deficiente, inetto

A. Anche ignorante?

M. Conosco persone ignoranti di grande intelligenza e persone colte drammaticamente stupide.

A. Quindi l’intelligenza è irrinunciabile. Non possiamo farne a meno, perchè senza l’intelligenza non perdiamo solo alcune parti di noi stessi, ma perdiamo l’umano in quanto tale

M. L’umano può essere tante cose, ma non può permettersi di essere stupido perchè ne va della sua stessa esistenza

Educazione e intelligenza

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Altro

Il vero nemico

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Di Igor Salomone

A. Maestro, l’educazione ha dei nemici?

M. Cos’è un nemico?

A, Qualcuno da combattere perchè ti vuole fare del male, sottrarti le  ricchezze, sottometterti, al limite annientarti. Non è così? Farei più fatica a dire cos’è un amico, ma mi sembra che descrivere un nemico sia più facile e immediato.

M. Per questo fare la guerra è più facile che fare la pace. Se quindi ti è così agevole riconoscere un nemico, perchè mi chiedi se l’educazione ne ha?

A, Lo so Maestro, ma se provo ad applicare all’educazione l’idea che ho di nemico, mi attorciglio. Se qualche malintenzionato volesse rubare all’educazione le sue ricchezze e ci riuscisse, non finirebbe coll’assomigliare sempre più alla sua vittima? E se la sottomettesse, non ne verrebbe profondamente contaminato? Che nemico è chi combattendoti, diventa come te?

M. L’educazione sembra piuttosto furba…

A. Ma chi può volerle male? Per esempio un’educazione tradizionale potrebbe volere del male a una più moderna, o una religiosa a una laica, ma sarebbe una guerra tra un tipo di educazione e un’altra. La risposta alla mia domanda quindi è che l’educazione è in preda a una guerra civile permanente tra parti di se stessa?

M. Troppo facile e comodo. Non credi che se così fosse, a forza di arricchirsi reciprocamente combattendo, saremmo ora nel migliore dei mondi possibili? Certo, i vari tipi di educazione si incontrano e si scontrano permettendone l’evoluzione. Ma il suo vero nemico è un altro ed è esterno all’educazione stessa. Un nemico che può annichilirla, cancellarla dal mondo, dissolverla dall’umano, dissolvendo l’umano e il suo senso su questa Terra

A. E quale sarebbe, Maestro, il nemico così terrificante in grado di distruggere l’educazione e noi tutti con lei?

M. La stupidità